Gaetano Cataldo ha donato a San Gennaro, nel duomo del patrono di Napoli, una bottiglia celebrativa di Mosaico per Procida
di Nello Ferrigno
Dal pontefice a San Gennaro. Dal terreno alla trascendenza. È l’ultima tappa, strabiliante e in parte miracolosa, di Mosaico per Procida il vino nato per celebrare l’isola capitale della cultura nel 2022. Ora quel vino è anche parte del tesoro del patrono di Napoli.
Così come a Papa Francesco, è stato Gaetano Cataldo, il sommelier che ha avuto l’idea di Mosaico, a portare nel duomo partenopeo una delle bottiglie celebrative, una doppia magnum prodotta soltanto in tre bottiglie, e consegnarla a monsignore Vincenzo De Gregorio. Durante la messa solenne nella cappella di san Gennaro il religioso ha benedetto la bottiglia e i presenti al rito.
Per Cataldo, migliore sommelier italiano dell’anno per Merano Wine Festival, si è trattato anche di un ex voto per essere stato miracolato nel 1996 dopo un incidente sul lavoro, “una mia intimissima promessa di gratitudine dopo quanto accaduto”.
“San Gennaro – ha detto Cataldo – appartiene a tutti e avrà gradito anche un dono certamente inusuale. Anche perché dietro ad una bottiglia di Mosaico per procida c’è tanto amore e abnegazione”.
Si conclude così, a meno di altre sorprese, il percorso di un vino che ha insegnato a tutta la Campania della gastronomia una maniera inedita, o quantomeno rara, di amare il proprio territorio senza anteporre personalismi o qualsivoglia interesse di sorta. E Gaetano, “senza chiedere il permesso a nessuno, in maniera ribelle e francescana, eversivamente e senza una lira, ha fatto quello che in molti e con tantissimi mezzi a disposizione non hanno mai realizzato in vita loro”.