Dopo Piccolo via anche Trotta. Forse la Pagliara. Non rischia l’assessore Fortino. Richiamo ai dirigenti
Le dimissioni dell’assessore Federico Piccolo, ufficialmente per motivi personali in realtà sollecitate, hanno dato inizio alle grandi manovre dell’estate che porteranno alla nuova giunta. Al posto dell’architetto Piccolo è subentrato un assessore tecnico, l’ingegnere Mario Prisco già dirigente comunale ora in pensione. Non si occuperà, però, di ambiente. La delega resta in carico al sindaco che già questa sera terrà una riunione operativa.
La pulizia della città
Il settore Ambiente ha bisogno di un nuovo impulso, cure particolari considerato anche che la città non è troppo linda e sono scarse le iniziative portate a compimento. Sarà necessario anche un nuovo e più proficuo rapporto con la Nocera Multiservizi che è, in pratica, la mano operativa del Comune sul fronte gestione dei rifiuti.
Altri assessori con la valigia
Un altro assessore che nelle prossime ore potrebbe lasciare è Gianfranco Trotta, in carica ai servizi sociali. Al suo posto dovrebbe arrivare il capogruppo del Partito Democratico, Paolo De Maio. La sostituzione non sembra piacere ad alcuni esponenti del Pd perché ritengono che Trotta stia facendo un buon lavoro. Ma gli equilibri politici, molte volte, si muovono tenendo in conto diversi parametri.
Non rischia, invece, Federica Fortino blindata dal partito perché ritenuta promettente figura politica su cui investire in futuro. Non sembra essere d’accordo il sindaco Manlio Torquato che, si dice nei corridoi del municipio, non sia tanto soddisfatto della giovane nutrizionista. Frequenterebbe poco l’ufficio preferendo, invece, essere sempre presente ad iniziative e manifestazioni pubbliche, insomma un presenzialismo che al sindaco non piace, meglio i fatti.
Sulla graticola c’è anche Anna Rita Pagliara finita sotto accusa per l’abbattimento dei pini in piazzale dell’Esercito. Anche il sindaco non sarebbe stato soddisfatto con cui è stata gestita la vicenda.
Macchina comunale troppo lenta, richiamo ai dirigenti
Così come non è contento del lavoro dei dirigenti. Troppo lenta e farraginosa la macchina comunale, tempi lunghi per trasformare in atti concreti gli indirizzi dati dall’esecutivo. Sulle scrivanie degli uffici si accavalcano faldoni su faldoni con progetti e delibere che ci mettono mesi, in alcuni casi anni, per diventare operativi. Rientra in questa tensione l’animata discussione che avrebbe visto protagonista il sindaco, il suo vice Mario Campitelli e la dirigente del settore economico finanziario Maria Carmela Bracciale che avrebbe rischiato un provvedimento disciplinare.
Difficoltà che si ripercuotono anche negli uffici del Commercio e della Attività Produttive con un organico ridotto all’osso e la stessa dirigente, la Bracciale appunto, che si deve occupare di due delicati settori. Anche l’architetto Antonio Fontanella, tutela del paesaggio, protezione civile e ambiente, sembra finito al centro di insoddisfazioni per la sua estrema rigidità ed alcune disavventure come la vicenda della riqualificazione dell’ex area Galano. Ad aggravare il tutto anche la non edificante vicenda di un funzionario estromesso dal concorso per dirigente che si sta espletando in queste settimane per aver copiato la prova scritta.
Un generale con pochi soldati
Insomma c’è una macchina, quella comunale, che va rilanciata. In un esercito se soldati e ufficiali non combattono bene anche il migliore generale rischierebbe di fallire.