Giuseppe Sannino è stato presentato come nuovo allenatore della Nocerina, “grato ai tifosi per l’accoglienza. Qui per lavorare, alle parole preferisco i fatti”
di Nello Marmo
La Nocerina ha presentato Giuseppe Sannino in una cornice animata dall’entusiasmo dei tifosi che ha visto trasformare il parco giochi di via Rea nelle calde gradinate del San Francesco. Un bagno di folla e cori da stadio hanno dato il benvenuto al nuovo allenatore rossonero. Alla conferenza stampa ha partecipato anche il presidente Giancarlo Natale con un intervento da Boston, mandando i propri saluti al mister e al popolo rossonero.
E’ apparso visibilmente emozionato Giuseppe Sannino dalle sue prime battute, “non ho mai vissuto una presentazione del genere e questo mi fa sentire una persona importante per Nocera”. Poi il tecnico si è sciolto mettendo in mostra il suo marchio di fabbrica, la chiarezza. “Alle parole preferisco i fatti – ha spiegato Sannino – far parlare il campo e lavorare con i giocatori. Non mi piace fare promesse, ma metterò a disposizione tutta la mia serietà e conoscenze. E’ giunto il momento di partire e di lavorare – ha aggiunto il mister – ed è importante il supporto della tifoseria”.
Sannino si augura di regalare a tutti i tifosi della Nocerina quel sorriso che manca da tempo, chiedendo solo un po’ di pazienza e che gli stessi tifosi lascino lavorare i giocatori nella giusta tranquillità. “Spero di rivedere l’entusiasmo di questa sera durante il campionato” ha concluso l’allenatore. Sullo staff tecnico Sannino potrà contare di Francesco Favasulli come suo vice, Antonio Faiella nella lettura delle gare, il preparatore dei portieri Silvio Somma e il preparatore atletico il professore Roberto Rippa.
A fare gli onori di casa l’amministratore della Nocerina Nunzio Grasso e ha precisato, ancora una volta, che “la società ha degli obiettivi ben precisi da raggiungere, ci auguriamo di raggiungerli, anche se non sarà facile. La società non ama molto farsi vedere in pubblico – ha aggiunto Grasso – e preferisce lavorare in silenzio, cercando di raccogliere sul campo i frutti del nostro lavoro”.