Ancora proteste per la farmacia dell’Asl, una nuova testimonianza ci porta a far luce sui disservizi e aiuta a riflettere
Solamente ieri abbiamo condiviso la testimonianza di un nostro lettore che con dispiacere ci comunicava il malfunzionamento della farmacia dell’Asl Salerno in via Ricco a Nocera Inferiore. Parliamo di un servizio che, in questo caso, si rivolge al territorio del comprensorio dell’Asl Salerno, dedicato ai pazienti con patologie gravi che necessitano della fornitura di medicinali salvavita forniti esclusivamente dal Sistema sanitario nazionale.
Dopo nemmeno 24 ore un altro lettore, Gianfranco, ci scrive una mail, sottolineando il suo disappunto per come viene gestito il servizio, confermando ancora una volta come la sanità pubblica, in Campania, funziona malissimo. Gianfranco ha riconosciuto sua moglie nella foto del nostro precedente articolo, in fila per tentare di ricevere i farmaci per sua madre, ha condiviso con noi la storia della sua famiglia e la sua denuncia di un servizio che non entra in soccorso dei pazienti.
“Nel 99% dei casi – scrive – i pazienti non sono in grado di recarsi personalmente presso la farmacia, questi orari costringono i familiari a prendere continui permessi dal lavoro o a rinunciare ai farmaci”. Come se non bastasse, anche riuscendo ad essere disponibili all’orario indicato, bisogna fare i conti con altre difficoltà, ben lontane da pratiche ufficiali e di gestione consona di un tale ente.
“Una volta aperta la saracinesca – continua la testimonianza – un foglio A4 avverte che saranno ricevuti un massimo di 50 persone, ed ecco che chi prima arriva inizia a organizzare il famoso “foglio”, ovviamente chi non sa di tutto questo rischia di non entrare. Ancora una volta gli orari proibitivi, la mancanza di medicinali, l’incapacità di gestire in maniera più adeguata un servizio per il cittadino riportano l’attenzione ad una realtà che deve essere cambiata, non per il singolo ma per la comunità”.