“Costruire ponti, non muri”, il monito del vescovo della diocesi di Nocera Giuseppe Giudice durante il convegno sul fenomeno dell’immigrazione
di Pierfrancesco Maresca
Dignità dell’uomo e immigrazione è stato il tema discusso questa mattina nel corso del convegno “Camminare per la dignità. Informare sulla tratta degli esseri umani”. I lavori si sono svolti nell’aula magna Pepe della Curia vescovile di Nocera Inferiore. L’evento, moderato da Salvatore D’Angelo, si è aperto con i saluti di Salvatore Campitiello, consigliere dell’Ordine dei giornalisti della Campania e presidente dell’Assostampa della Valle del Sarno.
Il vescovo Giuseppe Giudice con un messaggio ha introdotto il tema migratorio e i drammi ad essi legati quali la prostituzione, lo sfruttamento minorile ed il caporalato. Monsignor Giudice ha auspicato che la crescita culturale “possa aiutare a favorire la pace tra i popoli ribadendo la necessità di costruire ponti, non muri”.
Giuseppe Palmisciano, docente alla Pontificia Facoltà teologica dell’Italia meridionale, ha posto l’accento sull’attività diplomatica del Vaticano e del proprio status peculiare che lo contraddistingue da altri Paesi. Infatti, l’assenza di un esercito convenzionale e di una propria “economia”, oltre a vantare un’autorità spirituale universale, hanno reso lo Stato del Vaticano “un attore geopolitico imparziale e capace, attraverso il dialogo, di mediare in vari contesti nei decenni, dalla questione israelo-palestinese alla contesa Usa-Urss”. Un ruolo quindi che la “Santa Sede continua ad esercitare anche in altri contesti come la guerra in corso in Ucraina e in altri zone del mondo come il Congo e il Sud Sudan, Paesi che saranno visitati prossimamente dal Pontefice.
La regista Elisabetta Larosa il suo ultimo lavoro, il documentario “Sue”, prodotto e distribuito dalla Movie Facotry di cui è stato trasmesso il trailer. Un modo per raccontare “da vicino e con occhi differenti le difficoltà cui incorrono i migranti e quel che vivono quotidianamente”. Giovanni Parapini, già direttore di Rai per il sociale, non ha potuto non porre un collegamento alla Shoah, tragedia che viene ricordata il 27 gennaio di ogni anno, avendo come comune denominatore l’essere umano privato della propria dignità. A chiudere la mattinata, ricca di spunti di riflessione, è stato il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli.