I provvedimenti del Consiglio dei ministri per contenere la diffusione del Coronavirus. Le misure potranno essere adottate anche in altre zone d’Italia

Stretto tra l’esigenza di contenere quanto più possibile il contagio, tutelare «il bene della salute» e l’intenzione di non generare ulteriore ansia con le misure da predisporre per ordinanza e decreto, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ieri prima di riunire i ministri ha più volte parlato con i presidenti di Lombardia e Veneto, Attilio Fontana e Luca Zaia, e con il capo della Protezione civile Angelo Borrelli al quale ha dato rassicurazioni sulle caserme individuate in caso di emergenza. Un lavoro di conoscenza e interpello che Conte – in inusuale tenuta operativa senza giacca e cravatta ma con maglioncino – ha fatto coinvolgendo non solo le amministrazioni locali interessate, ma anche i leader dei partiti di opposizione ai quali sono state illustrate le misure che si intende adottare.
Alla fine si è deciso di individuare l’area del «focolaio» in dieci comuni del lodigiano e nel comune del padovano di Vo Euganeo che verranno isolati e i cittadini sottoposti a tampone. «Misure di contenimento» – spiega Conte – per evitare che possibili contagiati si allontanino, come invece ha fatto una famiglia che ha lasciato Codogno e si è recata a Montefusco (Avellino), dove è stata individuata e sottoposta a quarantena.

Le misure
Dopo l’ordinanza del ministero della Salute guidato da Roberto Speranza, che obbliga alla quarantena coloro che hanno avuto contatti con persone infette, il decreto mette a punto una serie di misure speciali atte a contenere il virus e che permettono ai ministri competenti di intervenire d’imperio per chiudere o tenere aperti esercizi di pubblica utilità, sospendere manifestazioni, chiudere scuole e musei, impedire eventi, persino le gite scolastiche. In un successivo decreto verranno previsti aiuti economici alle attività economiche che saranno costrette alla temporanea chiusura, sulla falsariga di quanto già disposto per i comuni terremotati del centro Italia. Ieri nei comuni lombardi di Codogno, Castiglione d’Adda, Casalpusterlengo, Fombio, Maleo, Somaglia, Bertonico, Terranova dei Passerini, Castelgerundo e San Fiorano, è stato il primo giorno di coprifuoco. I residenti sono stati invitati dai loro sindaci a non uscire di casa. Restano aperti solo i negozi con i generi di prima necessità e le farmacie.

Il messaggio del presidente della Repubblica
«Una decisione che è stata presa per avere la massima condivisione possibile su provvedimenti che andranno ad impattare direttamente sulla vita di migliaia di cittadini», si fa sapere da palazzo Chigi e che è in perfetta linea con quanto auspicato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha invitato il Paese a rispondere all’emergenza con responsabilità e unità. «Confido che senso di responsabilità e unità di impegno – scrive il Capo dello Stato nella nota diffusa dal Quirinale – assicurino la migliore e più efficace risposta a tutela della salute dei nostri concittadini». Mattarella si dice vicino alle famiglie dei colpiti e alle comunità e ringrazia medici, personale sanitario, ricercatori, «donne e agli uomini della Protezione civile e delle Forze armate».