Respinto il ricorso di un privato, “non è un imprenditore agricolo”. L’ufficio tecnico aveva negato la licenza edilizia
No alle colate di cemento nelle zone agricole. Nemmeno con il Piano casa della Regione Campania. Il Consiglio di Stato ha dato ragione all’amministrazione comunale di Nocera Inferiore che non aveva concesso il permesso a demolire e a costruire in un’area agricola alle pendici di Monte Albino. A supporto del diniego della concessione il Comune aveva indicato l’assenza di un requisito fondamentale per ottenere il via libera ai lavori, essere un imprenditore agricolo. La norma era stata inserita anche nel Piano urbanistico comunale. E nella sentenza del Consiglio di Stato si evince proprio la peculiarità di questo aspetto che legittima il diniego dell’amministrazione comunale. Siamo nel 2011 quando un cittadino presenta all’ufficio protocollo del municipio una domanda per il permesso di costruire un bagno ed una cucina nella casa nel fondo agricolo in via Monte Albino. Poi si arriva alla richiesta di un intervento di demolizione e ricostruzione del fabbricato residenziale con delocalizzazione nel lotto di proprietà in zona agricola classificata E4 con un incremento volumetrico nel limiti del 35 per cento del volume esistente. La richiesta di licenza edilizia era stata avanzata tenendo anche conto delle deroghe previste dalla legge regionale 19 del 2009 meglio nota come Piano Casa. Dopo il no al permesso a costruire dell’amministrazione comunale il richiedente aveva fatto ricorso al Tar, il tribunale amministrativo regionale. I giudici amministrativi, però, avevano confermato la bontà del provvedimento comunale. Poi il ricorso al Consiglio di Stato da cui è arrivata la convalida che se non si è imprenditore agricolo professionale non si può “consumare suolo agricolo” ed eventuali costruzione si possono realizzare soltanto per la conduzione del fondo”, come ha sottolineato nella memoria di costituzione l’avvocato Sabato Criscuolo per conto del Comune di Nocera Inferiore. “Sono soddisfatto”, è stato il commento del sindaco Manlio Torquato.