Alfieri, anche sindaco di Capaccio Paestum, avrebbe pilotato un appalto a favore della sorella ora ai domiciliari con altre quattro persone
Il presidente della Provincia di Salerno e sindaco di Capaccio Paestum, Franco Alfieri, è stato arrestato. Questa mattina gli uomini del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Salerno, gli hanno notificato un provvedimento restrittivo di custodia cautelare in carcere. Arresti domiciliari, invece, per Vittorio De Rosa ed Alfonso D’Auria rispettivamente legale rappresentante e procuratore speciale della Dervit spa, Elvira Alfieri, legale rappresentante della Alfieri Impianti Srl, nonché sorella del sindaco, Andrea Campanile, dipendente del comune di Capaccio facente parte dello staff del sindaco, e Carmine Greco responsabile tecnico del comune di Capaccio nonché Rup dei procedimenti di cui alle contestazioni, così come si legge in una nota firmata dal procuratore di Salerno, Giuseppe Borrelli.
I reati contestati, a vario titolo, sono turbata libertà degli incanti e corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, procedendo contestualmente al sequestro, nella forma diretta e per equivalente, di un ammontare superiore ai 543.000 euro. Le indagini, condotte congiuntamente dal Gruppo della Guardia di Finanza di Eboli e dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Salerno, hanno riguardato alcune procedure di affidamento di lavori. In particolare, quella relativa all’intervento di adeguamento, ampliamento e efficientamento energetico dell’impianto di pubblica illuminazione comunale e quella relativa ai lavori di adeguamento e riqualificazione energetica della pubblica illuminazione stradale del Comune, con corpi illuminanti a led e sistemi automatici di regolazione – telecontrollo e telegestione del flusso luminoso, entrambe bandite dal Comune di Capaccio Paestum ed aggiudicate dalla Dervit Spa.

