Venerdì in prefettura a Salerno riunione per individuare una soluzione all’interruzione della linea ferroviaria storica Napoli Salerno
“I disagi sono enormi. Pensare di sostituire treni che tutte le mattine trasportavano migliaia di viaggiatori con 112 autobus è velleitario. È necessario fare di più”. Lo ha detto Alfonso Tulipano, portavoce del Gruppo pendolari linea storica. La strada ferrata è interrotta dal 20 gennaio scorso per uno smottamento di porzioni di roccia e muratura al chilometro 49-700 tra Vietri sul Mare e Salerno.
I disagi
Da allora tutti i treni provenienti da Napoli si fermano a Nocera Inferiore, i viaggiatori proseguono per Salerno con bus sostitutivi. Chi è diretto a Napoli va in autobus sino a Nocera per poi salire su un treno per raggiungere il capoluogo campano. La conseguenza è che i tempi di percorrenza si sono dilatati, sino a raddoppiarsi. Molti treni vengono anche cancellati. “Non va meglio – sottolinea Tulipano – a quei pochi convogli che utilizzano la galleria Santa Lucia evitando il tratto interrotto. Devono dare la precedenza a tutti gli altri convogli ad iniziare dall’alta velocità”.
Le proposte
I pendolari hanno messo sul tavolo alcune proposte, spostare da Nocera a Cava l’ultima fermata dei treni provenienti da Napoli, potenziare i treni negli orari di apertura e chiusura delle scuole, far partire ogni ora un convoglio che utilizzi la galleria Santa Lucia. Il 22 gennaio il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, ha ordinato ai tre fratelli proprietari della casa che si trova sul costone, di eseguire “ad horas” i necessari lavori di verifica e messa in sicurezza del costone roccioso prospiciente la linea ferroviaria nonché della palazzina che, secondo una verifica della polizia municipale, “versa in pessime condizioni strutturali”.
Venerdì 9 febbraio in prefettura a Salerno si terrà una nuova riunione a cui parteciperà anche il presidente della Commissione regionale trasporti, Luca Cascone. Si valuterà anche la disponibilità dei proprietari della casa a mettere in sicurezza il costone.
La foto di copertina è di Emiddio Ventre