Avrebbero sottoposto ad interventi chirurgici alla clinica Tortorella malati di tumore senza che ci fosse una reale necessità se non vantaggi economici
Due medici sono indagati dalla Procura della Repubblica di Salerno con l’accusa di plurimi omicidi colposi. Entrambi lavorano alla clinica Tortorella di Salerno. Si tratta del primario del reparto di Unità funzionale di chirurgia generale e oncologica, Carmine Napolitano, finito agli arresti domiciliari, e del suo assistente Clemente Marco che è stato interdetto dall’esercizio dell’attività medica. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, i due medici avrebbero eseguito, tra il 2017 e il 2018, una serie di interventi chirurgici “ad alto rischio di complicanza, totalmente demolitivi ed inutili a fronte di malattie tumorali in avanzata fase di sviluppo ed estensione”.
Le indagini sono iniziate nei primi mesi del 2018 e scaturite da “un anomalo aumento dei decessi che si sono verificati nei mesi successivi all’assunzione dei due medici, entrambi entrati in servizio il 2 novembre del 2017”. Durante le indagini i carabinieri hanno sequestrato 83 cartelle cliniche di altrettanti pazienti. Secondo la Procura l’aumento esponenziale degli interventi chirurgici era legato “esclusivamente ad un ritorno economico senza tenere conto della salvaguardia della salute dei pazienti”.