Il sindaco di Nocera Superiore preso di mira dalla Cgil Fp per accuse a operai “fannulloni”, lui “difenderò dignità”, la solidarietà dell’Anci
“Difenderò, anche davanti ad un giudice, il Comune e la mia persona da questo tipo di attacchi”. Lo ha detto il sindaco di Nocera Superiore, Giovanni Maria Cuofano, in relazione ad una vicenda che lo vede contrapposto con la Cgil Funzione Pubblica. Tutto nasce da una segnalazione alla commissione disciplinare fatta dal sindaco che avrebbe sorpreso due operai comunali che, in orario di servizio, non erano al loro posto di lavoro.
Il coordinatore provinciale del sindacato, Alfonso Rianna, è intervenuto con una lettera inviata al sindaco, al segretario generale del Comune e alla Rsu aziendale. “Abbiamo ricevuto delle segnalazioni da parte di alcuni dipendenti comunali – scrive il sindacalista – circa l’atteggiamento da parte del sindaco che richiama in malo modo, accusando di essere fannulloni. Auspichiamo che il sindaco ristabilisca un atteggiamento consono al suo ruolo senza provocare disagio ai dipendenti con sue ramanzine estemporanee, fuori luogo e ingiustificabili”
“Nei casi citati – continua la lettera – le accuse del sindaco si sono verificate senza una valida motivazione a supporto delle sue parole, talvolta anche abbastanza dure e svilenti”. Ma a far alzare i toni sarebbero state delle chat nelle quali sarebbero stati utilizzati termini ben più offensivi.
Sulla vicenda è intervenuto il presidente regionale dell’Anci, l’associazione dei Comuni che ha espresso solidarietà a Cuofano. “ll deprecabile e immotivato attacco che hai ricevuto da parte di una sigla sindacale che dovrebbe difendere i giusti e legittimi interessi dei lavoratori e non tutelare improduttive rendite personali che danneggiano l’intera comunità di Nocera Superiore”, ha dichiarato Carlo Marino.
“Appaiono, peraltro, sbagliati il linguaggio, il carattere e i toni malevoli utilizzati nei tuoi confronti che contribuiscono unicamente a intorbidire un clima già pesante per le emergenze pandemiche e belliche – ha continuato il presidente dell’Anci Campania – le Istituzioni e chi le rappresenta hanno bisogno dell’incoraggiamento e della critica costruttiva, non di attacchi pretestuosi con vocaboli implausibili che, forse, solleciterebbero una attenta riflessione dei vertici regionali e provinciali della Cgil”.