Un uomo ricoverato al polo oncologico di Pagani questa mattina si è unito in matrimonio con la sua compagna. Toccante la cerimonia di nozze
Il Covid-19 è arrivato del tutto inaspettato. Stavamo vivendo come al solito e, all’improvviso, le nostre vite sono cambiate. Ciò su cui avevamo fatto affidamento fino a quel momento era scomparso. Una situazione nuova, stranissima. Un po’ come l’amore. Abbiamo le nostre vite in ordine e, poi, compare qualcuno e il mondo viene messo sottosopra, capovolto. Niente è più come prima. Arriva qualcuno da amare e la vita diventa l’ombra di ciò che era.
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Esattamente come la bellissima storia d’amore vissuta in ospedale, in un reparto dell’ospedale Andrea Tortora di Pagani, dove la vita e la morte si intrecciano inestricabilmente tra paura e speranza. È qui che si è tenuto un matrimonio che corona forse il sogno d’amore di un 54enne ricoverato. Testimone il primario del reparto, alla presenza del vice sindaco Valentina Oliva che ha ufficializzato l’unione tra il 54enne e la donna da lui amata. Un momento toccante per i presenti, un momento carico di lirismo e di forti sentimenti che per un attimo ha fatto dimenticare quanto accadeva e sta accadendo intorno a noi.
Perché è vero, solo l’amore può arginare la nostra paura. Con l’amore, non siamo soli, isolati o sperduti. Quando troviamo l’amore, in ogni sua forma, non ci preoccupiamo di ciò che interrompe. Con qualcuno che amiamo, siamo in grado di pensare ad un futuro in due. L’amore ci rende resilienti. L’amore che c’è in questo momento nelle nostre vite ci dà forza. È il momento di rendere l’amore ancora più epico, di condividerlo appieno, così che nessuno sia solo.