In segno di lutto per la morte di papa Francesco non ci sarà la tradizionale apertura del santuario. La processione della domenica ci sarà, ma con sobrietà
Subisce una variazione l’attesissima e tradizionale Festa della Madonna delle Galline a Pagani. A comunicarlo il sindaco Raffaele De Prisco. “La notizia della morte del Santo Padre Papa Francesco – ha spiegato il primo cittadino paganese – segna per la Chiesa e per il mondo intero, un momento di grande tristezza e dolore. Per questo motivo i solenni festeggiamenti in onore della Madonna del Carmelo detta delle Galline subiranno una variazione”.
A variare rispetto alla tradizione è proprio il rito della solenne apertura del santuario. La tradizione, dettata dalla pietà popolare, prevede che ad accompagnare l’apertura del soglio della santuario dedicato alla Madonna del Carmelo avvenga con il suono delle tammorre e dai tanti cantori devoti. Il santuario, sarà aperto dal mattino con l’esposizione del Santissimo Sacramento e la Celebrazione Eucaristica, mentre alle 18, in sostituzione alla classica apertura della chiesa, ci sarà un momento di raccoglimento e di veglia e alle 19 una messa in suffragio del Papa. “Un cambio doveroso – ha aggiunto il sindaco – visto il lutto e la celebrazione, il giorno successivo, dei funerali del Santo Padre”.
Sabato mattina, in piazza San Pietro, alle ore 10 sarà celebrato il rito funebre. E a osservare il momento di raccoglimento, sarà anche il programma civile stilato per la festa in onore della Madonna. Al mattino, infatti, non sarà previsto nulla, il programma partirà solo a sera. Confermata, invece, la solenne processione in programma domenica. Il sindaco De Prisco, il vescovo della diocesi Nocera Sarno, monsignor Giuseppe Giudice, il rettore del Santuario, don Antonio Guarracino e il priore dell’Arciconfraternita, Giuseppe Tortora, fanno richiamo alla sobrietà. “L’invito a vivere la festa – si legge nella nota stampa – con ancora maggiore sobrietà e in un clima di raccoglimento e di preghiera che sia doverosamente coerente con il momento di lutto che tutti noi, come cristiani, stiamo vivendo”.