Denunciati parroco e quattro fedeli in preghiera nella chiesa di San Giovanni a Nocera Inferire. Arriva la polizia municipale chiamata da un cittadino
Denunciati il parroco ed i suoi fedeli. “La preghiera è un fatto apprezzabilissimo, ma creare un assembramento di più persone è vietato” è quanto detto dal sindaco Manlio Torquato. Il primo cittadino lo ha detto riferendosi a quanto accaduto nella serata di venerdì sera nel quartiere Cicalesi a Nocera Inferiore. In barba alla misure restrittive, deliberate dal Governo per arginare il contagio da Covid – 19, un ristretto numero di persone, quattro, sono state sorprese all’interno della chiesa di San Giovanni. Insieme a loro, durante la celebrazione del rito, anche il parroco e il vice parroco.
A sorprendere l’assembramento fuori legge gli agenti della polizia municipale chiamati da una persona che abita di fronte alla chiesa e che ha inviato alla polizia anche un breve video. Otto le persone deferite dal comandate dei caschi bianchi, Giovanni Forgione, all’autorità competente per violazione dell’articolo 650 del codice penale. Insospettiti ulteriormente dalle luci accese all’interno del luogo di preghiera, hanno colto in fragrante religiosi e fedeli. “Capisco la libertà di culto – ha sottolineato Torquato -, ma non deve esserci libertà di irresponsabilità. Su questo le autorità saranno inflessibili”.
Sulla vicenda proverà a fare chiarezza anche la diocesi. Monsignor Giuseppe Giudice, fin da subito, ha espresso innumerevoli parole e messaggi sulla responsabilità e la cooperazione in questo periodo di emergenza causato dal coronavirus. “Seguiamo le indicazioni che ci sono state date, da figli obbedienti della Chiesa e da cittadini responsabili” in riferimento ai provvedimenti anti coronavirus. E ancora “In questo tempo difficile scopriamo di più il sapore della preghiera, tra le mura domestiche, recuperando il senso bellissimo della famiglia”.
Papa Francesco, inoltre, stamane durante l’Angelus, in diretta streaming, ha annunciato l’invito a tutti i cristiani di riunirsi, in maniera plenaria nella preghiera. “Unire tutte le voci verso il cielo a invocare il Signore recitando il Padre Nostro. Tutti insieme mercoledì prossimo 25 marzo a mezzogiorno”.