Degrado sulla collina di Sant’Andrea, il Comune di Nocera Inferiore “faccia di più”, l’appello di Casa del Popolo
Una situazione inaccettabile quella che continua a vivere la Collina del Parco tra degrado e rifiuti. E’ quanto hanno trovato i volontari di Casa del Popolo Cohiba che a distanza di 15 giorni dall’iniziativa di pulizia, organizzato da Legambiente e che ha visto partecipe, oltre alle tante associazioni attive sul territorio, anche l’amministrazione comunale di Nocera Inferiore. Ieri mattina, infatti, alcuni attivisti sono tornati a passeggiare tra i tornanti della collina di Sant’Andrea che porta su al Castello del Parco e si sono imbattuti in una triste scoperta. “Abbiamo riscontrato – scrivono in una nota – la presenza di rifiuti speciali e ingombranti rinvenuti lo scorso 3 ottobre ancora in attesa di essere rimossi. Quali sono – si chiedono – i tempi necessari alla rimozione dei rifiuti rinvenuti?”.
Ma c’è dell’altro. Durante la passeggiata, i volontari hanno evidenziato un peggioramento dello stato di abbandono e di sporcizia. “In questi 15 giorni – segnalano dalla Casa del Popolo Cohiba – se ne sono aggiunti altri di rifiuti, come tubi, secchi di vernice, siringhe, pannelli di plastica, materiali edili di risulta di vario genere. Un segnale che la collina continua ad essere luogo prediletto da quanti pensano di poterne disporre come una discarica a cielo aperto”. Un rimedio per ovviare a tali scempi? “Disporre un sistema di video sorveglianza – hanno proposto gli attivisti – mancante nei punti chiave di accesso ai sentieri, e un servizio di vigilanza continuo”.
Nella lettera denuncia che i volontari hanno indirizzato al sindaco, Manlio Torquato, e all’assessore all’ambiente, Nicoletta Fasanino, hanno inoltre individuato altre criticità. “In largo Sant’Antonio sono presenti soltanto due cestini, in pessime condizioni, che risultano insufficienti, se si considera che la piazza è molto frequentata durante la giornata e fino a tarda notte; totale assenza di cestini e raccoglitori per deiezioni canine lungo i tornanti che portano al castello; manutenzione del verde pubblico assente, vista la presenza di rovi e specie infestanti che rendono il sottobosco impenetrabile in molte zone; la pulizia ordinaria di Largo Sant’Antonio, così come delle vie di accesso alla collina andrebbe potenziata, è insufficiente”.