L’ordigno, una bomba carta, è stato fatto esplodere al corso Mario Pagano. Tentativo di entrare nello studio professionale di Carmine Pagano
Una bomba carta è stata fatta esplodere la notte scorsa vicino al portone dell’abitazione del sindaco di Roccapiemonte, Carmine Pagano, al corso Mario Pagano. L’ordigno ha provocato danni al cancello che immette nel cortile dello stabile. La deflagrazione ha provocato danni anche alla porta dello studio professionale che si trova al paino terra del palazzo. Pagano è medico ginecologo. Attualmente è in pensione dopo aver lavorato all’ospedale Ruggi d’Aragona a Salerno. Sul posto i carabinieri della Compagnia di Mercato San Severino e della stazione di Castel San Giorgio che stanno svolgendo le indagini. Pagano, al momento della deflagrazione, non era a Roccapiemonte ma in Lombardia a casa di una figlia.
La solidarietà
“Solidarietà al sindaco e collega medico Carmine Pagano – ha scritto il dirigente sindacale della Uil Fpl Salerno Mario Polichetti – per il vile attentato che ha subito questa notte. Minacce, ordigni rudimentali e altre tecniche di intimidazione non sono accettabili in un Paese democratico come il nostro. Al sindaco va tutta la mia stima umana e gli dico di non abbattersi. Mi auguro che la magistratura faccia al più presto luce su questa vicenda”.
“Carmine, ti siamo tutti vicini”. Così il primo cittadino di Nocera Superiore, Giovanni Maria Cuofano, nell’esprimere la sua solidarietà al collega sindaco di Roccapiemonte, Carmine Pagano, al centro, in queste ore, della vicenda legata allo scoppio di una bomba carta dinanzi alla sua abitazione.
«Episodi del genere – ha dichiarato Cuofano – sono segnali che non vanno sottovalutati e rispetto ai quali le forze dell’ordine sapranno fare piena luce, nel frattempo che si faccia chiarezza, è importante che un sindaco non sia lasciato da solo per dare forza al fronte comune della legalità, del rispetto delle regole, della convivenza sana di una comunità».
“L’atto intimidatorio subito dalla famiglia Pagano ed in particolare dall’amico e sindaco Carmine, offende ogni cittadino di Roccapiemonte e tutti coloro che, come noi, mettono la legalità, la trasparenza e il bene comune al centro dei propri progetti politici e di vita quotidiana”. Lo ha detto il vice sindaco Roberto Fabbricatore. “Qualche tempo fa – ha continuato – sono stato anche io oggetto di un fatto delinquenziale che però non ha mai fermato la mia azione politico amministrativa, specie perché incentrata da sempre sulla lealtà, la bontà e la correttezza sotto tutti i punti di vista. Se qualcuno pensava e pensa di fermarci, di rallentare il nostro lavoro, di incutere negatività nelle nostre vite, si sbaglia di grosso”.
“Siamo al fianco del collega e amico Carmine, affinché si faccia luce su questa vicenda, la legalità è il primo valore da preservare nel nostro quotidiano servizio nelle istituzioni”, ha dichiarato Paolo De Maio, sindaco di Nocera Inferiore. Vicinanza è stata espressa anche dal sindaco di Castel San Giorgio, Paola Lanzara. “Ho sentito telefonicamente Carmine – ha detto Lanzara – sono e saremo sempre tutti al suo fianco in una battaglia di legalità, affinché niente e nessuno possa intaccare la nostra azione politica e amministrativa improntata al rispetto delle regole e sempre volta al bene comune. Noi non arretreremo di un millimetro e non ci lasceremo intimidire”.
“Lo Stato – ha detto il senatore di Fratelli d’Italia, Antonio Iannone – è più forte dei delinquenti e sono certo che magistratura e forze dell’ordine sapranno assicurare alla giustizia i vigliacchi autori dell’attentato. Sono vicino al sindaco, alla sua famiglia e all’amministrazione aomunale che guida, sicuro che non si lasceranno spaventare”.
“Al primo cittadino di Roccapiemonte – ha scritto in una nota il sindaco di Corbara, Pietro Pentangelo – va la mia solidarietà che estendo alla sua famiglia e ai tanti cittadini che gli vogliono bene. Ci legano anni di impegno a favore delle nostre comunità e iniziative condivise a tutela e sviluppo del nostro territorio. Svolgere il nostro servizio è sempre più difficile in un contesto spesso complicato ma non è giusto subire intimidazioni a cui non bisogna mai sottostare”.