Anche la madre della bambina, morta in circostanze misteriose, è indagata per concorso in omicidio ma resta libera. Nel pomeriggio l’autopsia
Stava per prendere un treno alla stazione di Salerno. Ma ha trovato sulla sua strada gli agenti della polizia che lo hanno bloccato. Ha fatto finta di sentirsi male a causa di astinenza dalla droga ed ha chiesto un’ambulanza. Una messa in scena che, però, non ha funzionato. Ed è così che Giuseppe Passariello, 37 anni, è finito in carcere a Fuorni. E’ il padre della piccola Jole, la bambina di otto mesi morta all’alba di sabato scorso.
Questa mattina la Procura della Repubblica presso il tribunale di Nocera ha emesso una nota. “Il provvedimento cautelare – si legge nel comunicato – è stato adottato all’esito delle immediate attività di indagine condotte dalla polizia avviate in seguito all’intervento presso il pronto soccorso dell’Umberto I”. “All’atto dell’accettazione – ha spiegato il procuratore Antonio Centore – la bambina presentava varie ecchimosi ed escoriazioni, per le quali, all’esito di un primo esame del corpicino senza vita della piccola, svolto dal medico legale immediatamente intervenuto, si riteneva necessario approfondire i fatti mediante l’escussione dei genitori, di testimoni e mediante accertamenti specifici”. Immacolata Monti, la moglie di Passariello e madre della bambina, è indagata in stato di libertà per concorso nella commissione dello stesso delitto.
La svolta è avvenuta ieri sera quando il sostituto procuratore Roberto Lenza ha firmato un decreto di fermo di Passariello. Stava per fuggire. Probabilmente aveva capito che aveva le ore contate. Forse immaginava che la moglie non avrebbe continuato a difenderlo. Ed è proprio dall’interrogatorio che sarebbero emerse delle incongruenze tra il racconto fatto da Passariello e le dichiarazioni della donna. I due erano stati ascoltati separatamente, così come hanno lasciato il commissariato nella tarda serata di sabato. La donna durante l’interrogatorio ha accusato anche un malore ed è stato necessario chiamare un’ambulanza del 118.
La bambina era arrivata intorno alle 4,30 di sabato all’ospedale Umberto I. Inutili le manovre per tentare di rianimarla. Ma i medici del pronto soccorso si erano subito accorti che qualcosa non quadrava: sul corpicino lividi, ecchimosi ed escoriazioni. Da un esame successivo sarebbe risultata anche la presenza di lesioni. I camici bianchi hanno chiesto ai genitori cosa fosse accaduto, poi hanno deciso che era il caso di avvertire la polizia.
L’esame autoptico sarà effettuato oggi dai periti Rosanna Di Concilio e Giuseppe Consalvo, gli stessi che hanno già effettuato l’esame esterno del corpo. Si è appreso che la bimba aveva un problema clinico agli arti superiori e per questo motivo piangeva spesso e 20 giorni fa era stata ricoverata al Santo Bono di Napoli.