Autostrade rassicura “no rischio crollo del ponte”. Un’azienda contro l’ordinanza della polizia municipale di Nocera Inferiore
La Beton Cave, azienda che produce calcestruzzi, ha presentato un ricorso al Tribunale amministrativo regionale chiedendo la sospensione dell’ordinanza della polizia municipale di Nocera Inferiore che ha bloccato il transito dei mezzi pesanti con larghezza superiore ai due metri e mezzo sul ponte di via Santacroce che attraversa l’autostrada A3 Napoli Salerno.
L’ordinanza, firmata dal comandante Carmine Bucciero, è del luglio scorso. Già in passato la viabilità sul ponte era stata limitata da precedenti provvedimenti precauzionali constatato che la struttura è stata progettata negli anni ’60. La carreggiata, però, non era stata ristretta. Ora non c’è solo il segnale di divieto ma sono state posizionate delle barriere in cemento che non consentono il passaggio dei mezzi eccedenti la misura fissata dall’ordinanza. Ci sono anche delle telecamere che controllano eventuali passaggi non autorizzati.
La struttura è di proprietà di Autostrade Meridionali, la società che gestisce la tratta. “Dai documenti che ci ha inviato l’azienda autostradale – ha detto il comandante Bucciero – si evince che non c’è pericolo di crollo ma va consigliata la limitazione del traffico pesante”. La vicenda non è nuova. Il primo carteggio tra Sam e polizia municipale, risale al 2017. Da allora sono state firmate diverse ordinanze di transito regolamentato sino ad arrivare a quella del luglio scorso.
“C’è stata un’evoluzione – ha spiegato Bucciero – anche in virtù dei nuovi controlli effettuati. Autostrade Meridionali, che continua a monitorare il ponte, ha ribadito la necessità di una riduzione del traffico sull’infrastruttura delegando il Comune e la polizia municipale ad adottare quanto in nostro potere per garantire che il transito di veicoli avvenga in conformità alle caratteristiche di progettazione. Ma è impensabile che ci possa essere un presidio attivo presente 24 ore su 24 per controllare accessi anomali. Si è deciso così di ridurre la carreggiata per evitare il transito dei mezzi pesanti. Anche perché un nuovo ponte non verrà costruito a breve ma sembra essere previsto nel prossimo piano quinquennale dell’azienda, quindi si tratta di tempi lunghi. Era necessario, dunque, imporre misure più restrittive”.
Quando il ponte è stato progettato i mezzi pesanti erano ben altra cosa rispetto a quelli di oggi. I moderni tir sono più grandi e con una portata inimmaginabile all’epoca. “Il cavalcavia – dicono da Autostrade Meridionali – è in piena efficienza statica grazie alle regolari attività di sorveglianza e manutenzione della struttura da noi eseguite”.