L’operaio ucciso a Siano da una massa di terreno che lo ha travolto, si indaga sulle cause della morte. La Cisl provinciale chiede maggiori controlli nei cantieri
I carabinieri di Mercato San Severino sono al lavoro per accertare le cause della morte di Antonio Ceres, un operaio di 63 anni. L’incidente si è verificato ieri pomeriggio a Siano in via XX Settembre. L’uomo, di Eboli, è stato travolto da una massa di terreno che si è staccata dal costone di un canale dove stava lavorando. Sono in corso, in località Sopraccase, i lavori per coprire un canale che diventerà una strada. L’operaio, insieme ad altri suoi colleghi, si trovava nel fosso. Nei pressi era attivo un escavatore.
All’improvviso del materiale, che era stato spostato sull’argine del canale, si è riversato sul fondo seppellendo l’uomo. Inutili i tentativi degli altri operai per cercare di estrarre Ceres. Sarebbe morto sul colpo per soffocamento. Inutile l’arrivo dei soccorsi con due ambulanze. Sul luogo dell’incidente anche i carabinieri e la polizia locale. Il magistrato di turno ha delegato i carabinieri ad effettuare le prime indagini. La salma è stata poi trasferita al cimitero di Siano dove un medico legale ha effettuato l’esame esterno della salma. Questa mattina è stato consentito ai familiari di vedere il congiunto. Nelle prossime ore il corpo sarà trasferito a Eboli.
La Cisl provinciale ha chiesto al prefetto di Salerno più controlli nei cantieri e nelle aziende per evitare altre morti sul lavoro”. Per Gerardo Ceres, segretario generale della Cisl provinciale, dopo l’ultima tragedia, la seconda in questi primo giorni del 2021, serve una riflessione seria. Ecco perché mi appello al prefetto di Salerno, Francesco Russo, da sempre attento al mondo del lavoro. Convochi subito un confronto tra sindacati e associazioni datoriali di ogni categoria per affrontare una discussione seria e che ponga fine a questa emorragia inaccettabile”.