Un appello forte quello del vescovo Giudice dall’altare della Materdomini
di Christian Geniale
“Un pellegrinaggio verso il tempietto della Mater Domini affrontato anche quest’anno in tempo ancora difficile, un tempo in cui mi sembra di poter sintetizzare che non solo abbiamo perso la fede verso Dio, ma anche verso la scienza”. Lo ha detto il vescovo Giuseppe Giudice che ha presieduto, all’alba di oggi, la celebrazione eucaristica del novenario in onore della Materdomini. Un accorato appello, da parte del prelato, a essere responsabili e obbedienti in riferimento alla campagna di vaccinazione anti Covid. “Molti non si sono vaccinati e non vogliono vaccinarsi – ha aggiunto – mettendo a rischio non solo la propria vita ma anche quella degli altri. Oggi che siamo tuttologi, oggi dove dilaga l’ignoranza, oggi dove tanti criminali stanno incendiando il mondo. Tutto ciò è preoccupante e come vescovo mi chiedo, ma dove si pone la devozione alla Madonna, quando intorno e dentro di noi tutto continua come se non fosse accaduto nulla?”. Un’omelia che funge da sveglia. “Diamoci da fare – il monito del vescovo – riprendiamo a vivere, riprendiamo le cose vere e semplici, ritorniamo alla fede perché stiamo distruggendo noi stessi e il mondo”.
Nessuna processione ha animato le strade di Nocera Superiore che portano verso il Santuario di Materdomini. I pellegrini della notte lo hanno raggiunto con sobrietà, nel silenzio e nella preghiera. Anche i tradizionali carri mariani sono giunti nella piazza antistante la Basilica nell’assoluto silenzio. Purtroppo l’emergenza sanitaria è ancora in atto e ci sono dei protocolli da osservare. Anche per quest’anno la fede deve attenersi alle esigenze del tempo. All’alba di questa mattina le porte del Santuario si sono aperte per l’ultimo giorno del novenario. I frati francescani, custodi dell’icona della Madonna Bruna, hanno accolto i fedeli che intonavano canti e litanie della tradizione. E per un piccolo pellegrino, invece, hanno suonato come una buonanotte e ha trovato riposo ai piedi della Vergine.
Monsignor Giudice nella sua omelia si è soffermato anche sull’importanza del dogma dell’Assunzione di Maria, “Lei che è passata direttamente dalle stanze della terra a quelle dei cieli, in corpo e in spirito, chiamata da suo Figlio”. Come detto, la devozione verso la Madonna è tanta e i pellegrini sentono il bisogno di camminare verso Maria, “ma Lei – ha sottolineato il vescovo – è sempre accanto a noi, in continuo pellegrinaggio. E il calendario liturgico è da testimone. Noi oggi lo abbiamo fatto a piedi, lo dovremmo fare anche col cuore”