I rappresentanti sindacali dei lavoratori di Villa dei Fiori replicano alle dichiarazioni del sindaco Paolo De Maio sulla vicenda delle cure negate
<<Abbiamo letto sulle vostre pagine la dichiarazione del sindaco di Nocera Inferiore De Maio sulla vicenda dei 250 malati lasciati senza riabilitazione al Distretto di Nocera. Quella dichiarazione è una colossale presa in giro che ci lascia indignati>>. Lo si legge in una nota firmata da Giovanni Somma e Luigi Paduano, rappresentanti sindacali aziendali di Cisl e Uil di Villa dei Fiori.
<<De Maio – continua la nota _ dice “ho incontrato il Direttore del Distretto per trovare insieme tempestive risposte che possano alleviare le condizioni di tanti ammalati. Abbiamo programmato per la prossima settimana un incontro con la dirigente delle politiche sociali e coordinatrice del Piano di Zona affinché le nostre azioni possano essere congiunte e dare risposte efficaci>>.
<<È evidente -scrivono Somma a Paduano – che a De Maio di quei malati e della soluzione di un problema tragico non importa un bel nulla: le politiche sociali e il Piano di Zona si occupano di Rsa, ovvero non c’entrano proprio niente con la riabilitazione e incontrarli per questa vicenda è solo portare il cosiddetto can per l’aia, Il sindaco non lo sa? Sarebbe gravissimo, e comunque lo sa benissimo il direttore del Distretto. Insomma, Il tutto è semplicemente ridicolo. Gli altri sindaci hanno scritto lettere di fuoco al Distretto, hanno detto che bisogna subito autorizzare le cure, si sono mobilitati, hanno firmato per la proposta di legge regionale di Iniziativa Popolare, hanno parlato, come il sindaco di Baronissi Gianfranco Valiante, di “peggiore inciviltà”. De Maio invece non fa niente di tutto questo ma dice, bontà sua, che incontrerà chi non c’entra nulla con questa vicenda. Complimenti, al danno unisce la beffa. Sarebbe stato più dignitoso il silenzio. Ora i malati senza di cure di Nocera inferiore hanno avuto la conferma di non poter contare sul loro primo cittadino, e noi di quanto fosse giusta la nostra indignazione>>.