Vicinanza, ottima relazione con il cliente, prodotti di qualità. Così si batte Amazon & Co.
In un mondo ormai ricolmo di siti di e-commerce, identità online definite, brand affermati e spedizioni veloci come atleti olimpici, sempre più persone decidono di acquistare online prodotti e servizi per soddisfare i propri bisogni.
È certo che l’onda digitale attraversa tutte le aree del commercio. Alcuni sono già stati colpiti, altri lo saranno e non c’è davvero possibilità di sfuggire, non c’è attività commerciale che possa pensare di non essere toccata o interessata dall’esperienza digitale.
Ignorare queste cose è come stare fermi in spiaggia e non accorgersi che l’uragano sta per avvicinarsi. Ma qualsiasi commerciante con un po’ di esperienza, sa che vive sempre nella tempesta e in un ambiente non sicuro.
Forse la soluzione non sta esattamente nel trasformare i commercianti in esperti di marketing, in webmaster, in grafici web ed in esperti di analisi.
È evidente invece quanto occorra per ciascuna impresa non tralasciare una visione strategica dell’uso di Internet, rinnovando la propria immagine con una forte presenza sul Web e sui social media e rendendo plastica la dimensione umana, fisica, con la storia dell’azienda, il vissuto dell’impresa ed i suoi trascorsi, in modo da creare e offrire empatia ai consumatori per rendere differenziante la propria identità.
Le aziende commerciali, ma anche le aziende artigiane devono avere modo di sfruttare un patrimonio che oggi non è di colossi come Amazon: vicinanza, ottima relazione con il cliente, capacità di vendere e produrre prodotti di qualità per soddisfare quelle quote di mercato in cui si annida la famosa domanda latente, quella cioè che ha bisogno di essere sollecitata per venire fuori.
Più la tecnologia entrerà nella relazione con un cliente, più la differenza verrà data dall’elemento umano: riuscire a cogliere questo aspetto e non snaturare le proprie caratteristiche è la vera sfida chi oggi si deve confrontare con il commercio futuro.