Una sfilata di moda contro convenzioni e pregiudizi. Così come immaginato da Ornella e Francesca Auriemma
“Quando ho conosciuto la carrozzina…”. Ascolti la frase, hai un frazione di secondo per comprendere. E realizzi che hai di fronte una persona speciale. Anzi due. Ornella e Francesca Auriemma, 38 e 32 anni, sorelle. Entrambe da alcuni anni vedono il mondo da una posizione diversa, “noi da sedute, tu da alzato”. La distrofia muscolare pian piano ha modificato la loro condizione di vita, fino a “far conoscere loro la carrozzina”, nel pieno della loro gioventù, poco più che ventenni.
Dopo lo smarrimento iniziale la reazione è stata forte. Anche perché hanno cominciato ad incontrare sulla loro strada sguardi diversi, quasi di compassione se non di pietismo. Resi ancor più crudeli se si tiene conto che Ornella e Francesca sono due bellissime donne.
Non si sono arrese. E’ iniziata la loro controffensiva ad un mondo in cui la discriminazione per i diversamente abili può essere uno stillicidio che, giorno dopo giorno, annienta. “Per una donna – racconta Francesca – è ancora più evidente. Mettono in dubbio la tua capacità di avere un marito, di essere madre, di vivere appieno la tua femminilità e sessualità”. Arriva l’idea che vuole spazzare in un colpo solo le barriere, una passerella su cui sfilare in carrozzina, mostrando che la bellezza può raggiungere alte mete anche se il mondo lo guardi da seduta.
Nasce “No limits”. Dopo alcuni anni di rodaggio oggi può essere definito un “brand”, un marchio che indica coraggio e forza. Domenica 7 luglio al castello di Ottaviano, in provincia di Napoli, è andata in scena la seconda edizione di uno spettacolo unico, una sfilata di moda che ha visto insieme modelle normodotate ed altre in carrozzina. E con loro anche bambini. Una serata di beneficenza per aiutare la ricerca scientifica.
Musica, moda, luci, effetti speciali, la bellezza del luogo, gli applausi, le lacrime, la gioia in una scena che cambiava in continuazione, bastava saperla guardare, “da seduti o in piedi”.
“Attraverso questa iniziativa – dice Francesca al pubblico che l’applaude – vogliamo abbattere le barriere mentali. E dobbiamo farlo iniziando dai bambini”. “Non bisogna farsi fermare – aggiunge Ornella – dai pregiudizi o magari da un commento stupido. La nostra sfida è questa”.
Dietro le sorelle Auriemma c’è un gruppo ormai affiatato che consente di realizzare un grande progetto di inclusione. Sono dei volontari che per diversi mesi mettono a punto la macchina organizzativa. Al loro fianco, bisogna dirlo, c’è il Comune di Ottaviano. Non è un caso se ad accompagnare Francesca in passerella c’era il sindaco Luca Capasso. E’ la dimostrazione che l’amministrazione comunale, grazie anche ad Ornella e Francesca, crede nel sociale. Non è una coincidenza se ha messo a disposizione il Palazzo Mediceo, un bene strappato alla criminalità organizzata e restituito alla collettività.
Per poter guardare il mondo da posizioni diverse. Senza pregiudizi e senza barriere.