Il sindaco Torquato promuove la realizzazione di un luogo nel cimitero dove seppellire le personalità. L’idea di Lanzetta nel ricordo di Rea
di Nello Ferrigno
Un pezzo del cimitero di Nocera Inferiore raccoglierà le spoglie mortali dei nocerini che hanno dato lustro alla città. Lo ha detto il sindaco Manlio Torquato. Il camposanto nocerino, infatti, non ha “un quadrato degli uomini illustri”. <<Esiste un quadrato (che poi è un rettangolo) degli “svizzeri”, i fondatori delle cotoniere – ha ricordato il sindaco – esiste un quasi “arco di trionfo” bello, monumentale e celebrativo, della prestigiosa dinastia industriale dei Gabola (quelli dei pastifici) ma è anch’essa una cappella privata, ma non esiste un quadrato degli uomini illustri dove mettere le spoglie mortali di Domenico Rea o di altri>>.
Il dibattito è nato la settimana scorsa, l’8 settembre, giorno in cui l’amministrazione comunale ha celebrato il centenario dalla nascita dello scrittore, scoprendo una lapide in marmo sulle mura esterne della casa in cui Rea visse a Nocera, in via Lanzara. <<Un evento identitario e culturale di grande significato>>, ha precisato Torquato. In quello stesso giorno il consigliere comunale Tonia Lanzetta disse: <<Va bene la targa ma pensiamo anche ad una tomba che possa dare allo scrittore una visibilità diversa>>. Don Mimì Rea, infatti, riposa nella cappella privata Angrisani, <<per volere suo e della famiglia e per legame con quella che ne ospita le spoglie>>, ha spiegato il sindaco.
<<Nel ventennale della morte di Rea, sei anni fa, – ha sottolineato Torquato – organizzammo una cerimonia di omaggio, insieme all’infaticabile Claudio Guarnaccia, recandoci al sepolcro del narratore. Già in quella occasione chiesi come mai Rea fosse, pur in maniera molto decorosa, ospitato in tale cappella. Mi fu confermato per motivi familiari e personali, quindi morali e storici. La proposta di Tonia, se intesa nel caratterizzare un luogo del cimitero adeguatamente dedicato alla sepoltura di chi ha dato lustro a Nocera, è accolta>>.