Inprimanews seguirà il festival di Sanremo. L’inviato speciale è Elia Pirollo che di Sanremo è appassionato tifoso.I commenti della prima serata

Dal salotto di casa Pirollo. Io guardo Sanremo. Si, io guardo Sanremo perché è la festa della musica ma è anche la storia d’Italia, dei suoi costumi, delle sue passioni. In barba alle polemiche che hanno preceduto il festival, Amedeus c’è l’ha fatta. Come ha detto Diletta Leotta, che ha affiancato il presentatore, Amedeus si è rivelato un abile giocatore d’assalto. E bene ha funzionato aver affiancato Fiorello.
Brani e partecipanti alla gara ben scelti. Rita Pavone mi ha dato coraggio e fiducia per un buon futuro. Mi ha suggerito che anche dopo aver raggiunto una certa età bisogna sempre osare. E lei ha osato mostrando una grinta che pochi hanno. Per me belle ed interessanti quasi tutte le canzoni. Personalmente mi sono ritrovato con la prima classifica provvisoria con al primo posto Le Vibrazioni. Avrei riservato una postazione migliore a Rita Pavone ed una migliore collocazione anche a Morgan. Questi però i giudizi della giuria demoscopica.
Stasera dopo l’esibizione degli altri dodici concorrenti si vedrà. Ma per me il più bravo è stato un ospite. In assoluto Tiziano Ferro, perché ha ragione Amedeus, Tiziano Ferro canta con il cuore. Una splendida interpretazione la sua della canzone di Mia Martini mai tradotta al maschile e che lui ha brillantemente interpretato con forte commozione finale.
Ma Sanremo è anche sociale. Una eccezionale Rula Jebreal che con due leggii con sopra due libri ha affrontato il problema della violenza sulle donne. Su un libro, quello nero, scritti racconti di episodi che si vorrebbe mai accadessero, l’altro, quello bianco, con scritti di cose si vorrebbe che accadessero, e qui, guarda caso testi di canzoni…Battiato, De Gregori, Vasco Rossi.

Cosa dire del look dei partecipanti al festival. Niente nudité a parte qualche scollatura azzardata dell’interprete del brano Andromeda e un bel decoltè di Diletta Leotta nel suo monologo sulla bellezza tutto molto elegante, con la provocazione di Achille Lauro quasi tutto spogliato che ha scatenato il web. E’ lontano il tempo delle farfalle di Belen e gli abiti attillati e provocanti di Anna Oxa. E con Al Bano e Romina abbiamo rivissuto i vecchi tempi.
Insomma, io vedo Sanremo perché mi piace rievocare la storia e diciamolo pure, quando si avvicina una certa età, gli amarcord piacciono sempre. Ma a parte i ricordi permetto di consigliare a chi non guarda Sanremo di leggere il libro di Broccoli “Questa è la storia”, la storia d’Italia attraverso la canzone italiana. Buona lettura a chi lo leggerà e buona visione a chi stasera guarderà Sanremo.
Elia Pirollo