Lite con Iovino per la restituzione di 12mila euro. Era stato il traghettatore tra i vecchi soci e l’attuale presidente della Nocerina
Ora litigano il presidente Paolo Maiorino e il traghettatore del club, Bruno Iovino, che lo consegnò proprio all’attuale presidente. Il contendere sono i soldi. Si parla di circa 12mila euro, denaro che Iovino avrebbe anticipato con la garanzia che gli sarebbe stato restituito.
A rendere nota la vicenda ci ha pensato il presidente Maiorino pubblicando un comunicato nel quale ha affermato che Iovino, tramite il suo legale, gli ha chiesto i soldi altrimenti si rivolgerà al tribunale.
Poche ore dopo è arrivata la nota di Iovino che racconta la sua verità. In serata, infine, una lettera di Maiorino ai tifosi rossoneri. Pubblichiamo i tre comunicati integralmente affinchè il lettore possa trarre le sue conclusioni.
La nota del club rossonero
L’ ASD NOCERINA 1910, mette al corrente la tifoseria tutta, per onore di verità, trasparenza ed informazione, di aver ricevuto sollecito da parte dell’ avvocato difensore dell’ex rappresentante legale di questa società Sig. Bruno Iovino, a provvedere al pagamento delle spettanze economiche, maturate dal proprio assistito dal mese di luglio al mese di ottobre dell’ anno 2018 (totale mesi 4), quantificate in Euro 11.850,00, oltre spese ed oneri legali.
Si riporta testualmente parte della missiva del suddetto avvocato: “… in caso di ulteriore mancanza di riscontro entro e non oltre il termine di 15 giorni dal ricevimento della presente, provvederò ad adire la competente Autorità Giudiziaria, al fine di ottenere titolo esecutivo ed al recupero forzoso del credito vantato…”.
La risposta di Iovino
Carissimi tifosi molossi, mai avrei immaginato, dopo tutto l’impegno profuso nella scorsa stagione per evitare la fine di una società gloriosa come la Nocerina, di trovarmi di fronte ad un evento così paradossale che mi lascia INDIGNATO. Nei mesi in cui ho avuto l’onore di essere il rappresentante legale della società sono stato abbandonato da tutti, sponsor e potenziali investitori che mi avevano promesso mari e monti e mi hanno lasciato con un pugno di mosche. In quelle circostanze sono stato costretto ad anticipare ingenti somme per nome e per conto dell’ASD Nocerina 1910, che non aveva addirittura la possibilità di accedere ai conti bancari, al fine di avviare la macchina organizzativa e permettere alla squadra di iniziare il campionato nel modo migliore. Come ribadito in più occasioni non sono un imprenditore e non ho la forza per investire denaro nel mondo del calcio. Una situazione chiarissima al signor Maiorino sin dai primi contatti per la cessione della società e RATIFICATA al momento del passaggio del testimone, con la promessa di rendermi quanto prima le somme ANTICIPATE. Sono trascorsi dodici lunghi mesi, nei quali il signor Maiorino non ha mantenuto la parola data, nonostante l’aiuto che gli ho fornito, a titolo assolutamente GRATUITO, nell’organizzare la trasferta a Bari. Ho atteso una chiamata, un cenno, un incontro per impostare una trattativa, ma ho vergognosamente trovato un muro sordo alle mie richieste, che mi ha lasciato indignato. Questo gesto estremo non vuole essere una mancanza di rispetto nei confronti della Nocerina, ma l’unico modo per recuperare quanto ANTICIPATO, semplicemente nel rispetto dell’accordo preso un anno fa col signor Maiorino. Nonostante tutto sono aperto a un incontro pubblico col presidente, nei modi e nei tempi da lui scelti, per mostrare i documenti in mio possesso che certificano la veridicità delle mie affermazioni. In caso contrario sarà mia cura mostrarli, qualora fosse necessario, solo agli organi competenti, senza diffonderli a terzi, nel rispetto della legge sulla privacy che è stata completamente e indegnamente violata col comunicato emesso questo pomeriggio dall’ufficio stampa della Nocerina. Con il legame che da sempre mi unisce a questi colori, forza molossi sempre e comunque.
La lettera del presidente Maiorino
Carissimi tifosi molossi,
ho rotto il “silenzio di pace” tenuto finora sulla situazione economica della Nocerina, perché ci tengo a chiarirvi alcune “zone d’ombra”: nel corso di quest’anno, di mia tasca, ho versato, con estremi sacrifici personali e familiari, una cifra a SEI ZERI per salvare la nostra amata squadra. Ho fatto fronte a debiti, vertenze, tasse e stipendi, ovviando al FALLIMENTO della Nocerina solo ed esclusivamente con I MIEI SOLDI. Nessuno ha avuto il coraggio nè la forza, di decidere di SALVARE i colori della nostra città, facendo un investimento a fondo perduto di questo genere. Io l’ho fatto. Senza pensarci due volte. Solo per amore. Solo per passione. Solo per i colori che porto dentro. Ho ricevuto vertenze per cifre irrisorie perfino da chi, dicendo di aver sposato con me la “causa Nocerina”, pensavo potesse venirmi incontro sullo stipendio dell’ultimo mese di campionato, non avendolo effettivamente impegnato a lavorare. Ho bussato personalmente alla porta di imprenditori nocerini, per chiedere aiuto economico e ho ricevuto porte in faccia. E mi preme, inoltre, sottolineare, che per salvare la Nocerina dal fallimento, HO DOVUTO PAGARLA. Sí, perché per salvare una società piena di debiti da sanare, ho pure dovuto COMPRARLA!!! Quanti soldi dovrei chiedere io, allora, a chi verrà dopo di me per tutto quello che ho “anticipato” e per il lavoro che in questo anno ho fatto? Non ho violato alcuna privacy rendendo note le vicende giuridiche di una squadra seguita e amata da una moltitudine di persone. Non mi sto commiserando, ma sono stanco. Sono stanco di rimanere in silenzio per dignità. Sono stanco di rimanere in silenzio per non sollevare polveroni. È ora che voi tutti iniziate a sapere. Forza molossi!!
Paolo Maiorino