L’Olimpia Sport Village di Nocera ha adottato per i propri atleti il passaporto ematico. Ieri sera convegno con la Fondazione Polito
“Aderire al progetto del passaporto ematico è la naturale conseguenza dei principi e dei valori che perseguiamo nella quotidiana attività all’Olimpia Sport Village”. Lo ha detto Eustachio De Piano dopo aver sottoscritto il protocollo d’intesa con la Fondazione Fioravante Polito, rappresentata da Davide Polito, che dal 2006 lavora affinché il mondo dello sport, agonistico e non, adotti misure utili alla salvaguardia della salute degli atleti.
L’adozione del passaporto ematico da parte di Olimpia Sport Village è stata suggellata ieri sera al termine di un incontro che si è tenuto all’interno della struttura nocerina e che ha visto la partecipazione delle varie componenti che mettono insieme sport e medicina.

Il Passaporto Ematico prevede una serie di controlli dei valori ematici e cardiaci, indispensabili per il rilascio del certificato di idoneità all’attività sportiva. I controlli, effettuati da medici specialisti nel settore, consentono di evidenziare anomalie, patologie preesistenti ma non note agli atleti e alle loro famiglie (nel caso di minori) e tutto quanto possa “raccontare” sulla salute degli sportivi. Solo dopo un controllo con esito negativo, allora avviene il rilascio del passaporto.
Insomma promuovere la prevenzione degli atleti anche nelle categorie inferiori, partendo proprio dalle scuole calcio ampliando il progetto a tutte le altre discipline sportive. L’intento è evitare tragedie come quella che ha visto vittima Piermario Morosini, morto 14 anni fa durante una partita del campionato di calcio di Serie B, o quella accaduta qualche mese fa a Mattia Giani, giocatore del Castelfiorentino, stroncato da un infarto durante una partita del campionato di Eccellenza toscana.