A trainare la crescita Linea Rossa (+34%), Linea Legumi, Vegetali e pasta in scatola (+27,5%) e Linea Sughi (+26,2%). Al mercato estero la parte del leone
Ha chiuso il 2023 con un fatturato a 1,228 miliardi di euro: +22,6% di vendite nel mercato estero e +11% in quello italiano, segnando un aumento del 20,6% rispetto ai 1,018 miliardi di euro dell’esercizio precedente. Sono i risultati ottenuti in quest’ultimo anno da La Doria, gruppo leader nella produzione di derivati del pomodoro, sughi, legumi e succhi di frutta a marchio della Grande Distribuzione, nonostante un contesto internazionale caratterizzato da grandi incertezze a livello geopolitico e uno scenario macroeconomico ancora caratterizzato da forti pressioni inflazionistiche. Un traguardo frutto non solo dell’aumento dei listini, ma anche di un incremento dei volumi venduti e degli ampi investimenti realizzati da La Doria negli ultimi cinque anni.
“La crescita de La Doria – ha dichiarato il CEO del Gruppo La Doria Antonio Ferraioli – è effetto sia della flessibilità del nostro Gruppo nel fronteggiare le sfide e cogliere le opportunità, sia della nostra capacità di adattamento alle mutevoli condizioni del mercato. Abbiamo mantenuto il focus sullo sviluppo commerciale e sull’espansione dei nostri mercati principali e in parallelo abbiamo continuato a concentrarci sull’ottimizzazione degli approvvigionamenti e dei processi produttivi grazie a nuovi importanti investimenti. In questo modo siamo riusciti a migliorare l’efficienza complessiva e a mantenere una posizione solida e competitiva sul mercato”.
Numeri e bilancio
Per quanto riguarda la composizione del fatturato per tipologia di prodotto, la “Linea rossa” ha raggiunto un incremento complessivo del 34%, in forte miglioramento anche la “Linea legumi, vegetali e pasta in scatola” (+27,5%), mentre la “Linea sughi” ha fatto registrare un +26,2%. Infine, la “Linea frutta” mostra un +0,9%, mentre le linee “Trading” – che comprendono i prodotti che la Controllata LDH (La Doria) Ltd importa da terzi e commercializza sul mercato inglese (come la pasta secca, il tonno, il salmone, il mais in scatola e altri) – segnano un aumento del 10,6%. Se il ricavo in Italia fa segnare un +15.5%, l’export registra l’84,5%, a dimostrazione che il made in Italy è il più preferito al mondo.
Il Gruppo esporta in 60 paesi del mondo: il principale mercato estero resta la Gran Bretagna, seguono la Germania, i Paesi Scandinavi, l’Australia e la Nuova Zelanda e i Paesi dell’Est Europa. Le vendite sul mercato estero sono aumentate del 22,6% anche grazie alla soddisfacente crescita dei volumi, mentre il mercato domestico, secondo per dimensione dopo il Regno Unito, ha registrato un fatturato in crescita dell’11%. “Per quanto riguarda i prossimi passi, le leve della nostra strategia di crescita – ha spiegato il CEO Antonio Ferraioli – rimarranno l’aumento della domanda di prodotti alimentari Made in Italy all’estero e il costante sviluppo delle private label.
“Guardiamo con fiducia al futuro – ha aggiunto – consapevoli delle sfide ma convinti di poterle affrontare con successo, anche grazie ai rapporti consolidati con i nostri clienti, e consapevoli di poter generare valore sostenibile per tutti gli stakeholder”. Per il 2024 La Doria ha previsto ulteriori investimenti per oltre 30 milioni nei medesimi ambiti, puntando fortemente alla sostenibilità ambientale e l’efficientamento energetico, oltre alla qualità e alla genuinità dei prodotti realizzati dalla filiera.