Tre gemelli nati da una donna positiva al Covid, il maschietto non ce l’ha fatta. Ha partorito a Nocera, respinta dal policlinico di Napoli
Tutto era pronto per martedì prossimo. Quel giorno all’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore sarebbero dovuti nascere tre gemelli, un maschietto e due femminucce. Un evento atteso dai genitori e dall’intera famiglia. Poi è arrivato il virus. Papà e mamma, entrambi 35enni, insieme ad altre persone dello stesso nucleo familiare, si sono scoperti positivi al Covid-19. Ed infine quello che nemmeno ti aspettavi, la necessità di correre in ospedale. Ieri mattina la donna in attesa si sente male. Bisogna intervenire immediatamente, era necessario per far nascere i tre gemelli. L’Umberto I, però, non è punto nascita per mamme Covid. Il punto di riferimento a livello regionale è il secondo policlinico di Napoli.
Si organizza in tempi velocissimi l’ambulanza per portare la paziente nel capoluogo partenopeo. A bordo, considerata la gravita del caso, sale anche il primario di ginecologia e ostetricia Andrea Lupi. Ma arrivati ai Camaldoli la cruda realtà, non ci sono posti letto disponibili, la paziente deve tornare indietro. Quando la notizia arriva all’Umberto I medici ed infermieri quasi non ci credono. “Non è possibile che una donna in quelle condizioni venga fatta rimettere in ambulanza”, ha detto un medico. Nel reparto di ginecologia si preparano sul da farsi, viene allestita la sala operatoria. Non appena la gravida arriva in ospedale viene sottoposta all’intervento chirurgico per parto cesareo.
Il primo vagito è della bambina, poi la seconda. Ai medici lo stato di salute del maschietto appare subito precario. I tre neonati vengono trasferiti al piano superiore, in Terapia intensiva neonatale. Il primario Ignazio Franzese aveva finito il suo lavoro alle 14, stava andando via quando gli hanno riferito che da Napoli stava rientrando la donna che doveva partorire i gemellini. Il medico torna in reparto e si mette al lavoro con la sua squadra. I tre neonati hanno necessità di essere rianimati. Purtroppo per il maschietto non c’è nulla da fare, un arresto cardiaco lo ferma pochi minuti dopo la nascita. “Un momento bruttissimo”, ha raccontato un’infermiera della Tin. Le due bambine stanno meglio. Sono state sottoposte al tampone che per i più piccoli si effettua in bocca. Sono state, però, divise. Una è rimasta all’Umberto I, l’altra è stata trasferita all’ospedale Moscati di Avellino.
“Alla Tin di Nocera non essendo un punto nascita Covid – ha detto il dottore Franzese – abbiamo un solo posto per casi di emergenza come è successo oggi. E’ troppo complesso gestire un neonato prematuro sospetto o malato Covid perché ci vuole un monitoraggio continuo e del personale dedicato esclusivamente al paziente che deve restare in isolamento insieme al piccolo 14 giorni”. La mamma dei gemelli è in isolamento in ginecologia. Ma ora è polemica su quanto accaduto, sul perché il secondo policlinico di Napoli abbia rimandato indietro una donna che stava male e doveva partorire. Dubbi anche su Nocera, ci si è accertati prima della partenza dell’ambulanza che ci fosse un posto libero al punto nascita Covid nel capoluogo partenopeo?