L’assessore Fortini: «La situazione è difficile, l’ipotesi Dad è sul tavolo». Oggi incontro in Regione per la verifica dei dati del contagio
I dubbi sulla riapertura delle scuole aumentano di pari passo con la curva epidemiologica e la Dad (didattica a distanza) avanza. L’aumento dei casi di Covid, sia tra studenti che personale scolastico, potrebbe mandare in tilt la didattica in presenza, e l’obbligo vaccinale per il personale scolastico, scattato il 15 dicembre scorso, sarà tangibile con la ripartenza della scuola, con i no Vax che non si sono vaccinati, che andranno sospesi e sostituiti da supplenti, ma le graduatorie in molte regioni sono esaurite da tempo.
In questo quadro offuscato e nebuloso, c’è l’ipotesi avanzata dal governatore Vincenzo De Luca: sospendere le attività in presenza fino a fine gennaio per la scuola primaria e secondaria di primo grado, proseguire con la campagna vaccinale tra minori e aspettare che la curva dei contagi inizi a decrescere per consentire una riapertura in sicurezza.
I possibili provvedimenti
«Non possiamo escluderlo – ha detto al Il Mattino l’assessore della Regione Campania, Lucia Fortini – da oggi inizieremo un confronto quotidiano con l’Unità di crisi della Campania per analizzare vari dati: la curva dei contagi su scala regionale, cioè per tutte le fasce d’età, poi quella relativa agli studenti, del personale scolastico e infine per provincia. Se alcune provincie saranno in relativa sicurezza, potremmo immaginare provvedimenti mirati sul territorio, perché è evidente a tutti che l’aumento c’è ed è consistente».