Sabato 8 gennaio su Rai 3 le immagini inedite del gigante sommerso dalle case di Grotti dove sorgeva l’antica Nuceria
di Micol Gaia Ferrigno
I misteri e la bellezza dell’anfiteatro romano dell’antica Nuceria arriva su Rai 3. Sabato 8 gennaio alle 13, 25 la trasmissione “Mezzogiorno Italia”, mostrerà le immagini inedite del “gigante sommerso”. L’anfiteatro si trova nascosto sotto l’attuale insediamento del quartiere Grotti, nascosto nelle viscere di antiche case e cantine, del convento di Santa Maria degli Angeli e l’annesso campetto di calcio, al confine tra Nocera Inferiore e Nocera Superiore. Attraverso dei cunicoli si può vedere in parte l’imponenza dell’opera rimasta sepolta.
L’interesse della Rai è nato da un post su Facebook di “Lamia Cultura”, azienda di marketing territoriale e culturale, impegnata nella valorizzazione dei territori. Il post, condiviso da Matteo Miriano, giovane archeologo nocerino e fondatore della start app, è stato notato dal giornalista del Tgr Rai Campania, Alessandro Di Liegro, che ha messo in moto la macchina organizzativa che porterà sugli schermi Rai la storia dell’anfiteatro nocerino. “Siamo soddisfatti – ha dichiarato Miriano – per essere riusciti a raccontare di questo tesoro dimenticato dell’archeologia, portandolo sul piccolo schermo nelle case degli italiani”.
È stato Teobaldo Fortunato, archeologo e memoria storica del territorio, ad accompagnare la troupe nei corridoi sotterranei che conducono all’anfiteatro, uno dei pochi ad aver trattato l’argomento in anni passati con scientificità e metodo. Il servizio si avvale anche dell’intervento del professore Antonio De Simone, docente presso l‘Università Suor Orsola Benincasa, voce dell’archeologia e della storia dell’area vesuviana. Ad immortalare la “spedizione” è stato il fotografo Massimiliano Iannone. “Tre gradini della cantina del signor Pasquale Mazzarella – ha raccontato Miriano – per trovarsi improvvisamente catapultati all’epoca romana e toccare con mano il fascino dell’anfiteatro”.
“Le meraviglie in Italia – rilancia Miriano – sono anche dove non ti aspetti, in territori che all’apparenza sembrano non offrir nulla. Non basta guardare, occorre guardare con occhi che vogliono vedere, che credono in quello che vedono”.