Il Parco archeologico teatro di una due giorni rievocativa. Un viaggio tra i gladiatori, cibo e cultura dell’antica Nuceria Alfaterna
Chi non ha mai sognato di fare un tuffo nel passato, magari tra gli antichi romani e vivere le emozioni del glorioso impero, assistendo agli spettacoli dei mitici gladiatori che con i propri gladi facevano infiammare il pubblico che affollava l’Arena. A Nocera Superiore con Nuceria Gladiator sarà possibile riscoprire un fine settimana sulle orme dell’antica Roma. Il Parco archeologico, dopo l’iniziativa di RinasciCultura, torna a ospitare eventi culturali, utili a conoscere e toccare con mano le origini dell’antica Nuceria Alfaterna. Nuceria, infatti, era una delle province dell’impero più vivaci e floride, una fonte di ricchezza per l’economia di Roma grazie soprattutto alle fertili terre, la Campania Felix, e la sua vicinanza al mare.
Una due giorni, sabato 24 e domenica 25 luglio, nel Parco che accomuna cultura e natura, prenderanno forma mostre rievocative en plein air che ripercorrono quel filo rosso della storia attraverso la vita, il cibo e la cultura dell’antica Nuceria Alfaterna. L’evento è promosso dall’assessorato all’Archeologia e organizzato grazie alla collaborazione delle associazioni del territorio, come il Gruppo archeologico Nuceria, Combeca, Il Santuario, Riscopriamo Nuceria, Il Vermiglio, Eccomi Qua, Scuole di ballo Officina delle Arti. L’ingresso al Parco è gratuito e le visite si svolgeranno nel rispetto di tutte le norme di prevenzione anti Covid 19.
“Stiamo lavorando in stretta sinergia con la Soprintendenza e con le associazioni del territorio per dare al nostro patrimonio archeologico il respiro che merita. A dirlo è stato il sindaco Giovanni Maria Cuofano e non sono escluse ulteriori eventi in programma nelle prossime settimane. “Bisogna estendere – ha poi aggiunto Cuofano – la visitabilità dei siti archeologici presenti sul territorio e siamo in contatto con il Ministero della Cultura che, con il decreto 179 del 26 aprile scorso, ha finanziato i lavori nell’area archeologica del Teatro ellenistico romano per 200 mila euro”.