Il Covid -19 blocca la consacrazione del tempio alla Materdomini, avvenuta nel 1061, e l’antica Festa del Majo. Non accadeva da anni
Non ci sarà l’antica Festa del Majo. A Materdomini di Nocera Superiore, dopo diversi anni, la rievocazione che vede fede e folklore insieme, osserverà un anno sabbatico. La danza dei cortei di figuranti in costume d’epoca, provenienti dalla Città della Rotonda e dalla vicina Roccapiemonte, quale saluto alla primavera e accompagnati dal dono degli alberelli (i Maj) alla Madonna al fine di propiziare i raccolti dei campi, non ci saranno.
La Festa del Majo è una celebrazione sentita dalla comunità di fedeli. Ricorre, infatti, la consacrazione del tempio alla Mater Domini avvenuta da Papa Niccolò II il 1 maggio del 1061. Ma i Frati Minori, custodi del Santuario dedicato alla Madonna Bruna, ricorderanno questo evento con una celebrazione al mattino a porte chiuse. Nel pomeriggio, il vescovo Giuseppe Giudice presiederà la recita del Santo Rosario e l’atto di affidamento della diocesi Nocera-Sarno alla Materdomini. Un appuntamento di unità spirituale, così come sono state le celebrazioni del Triduo pasquale.
La comunità di fedeli potrà accogliere l’invito della comunità francescana, unendosi in preghiera seguendo la diretta streaming sulla pagina social del vescovo e del Santuario. Il momento di fede, infatti, si svolgerà a porte chiuse e senza concorso di popolo, come previsto dalle ordinanze nazionali e regionali.