La scrittrice Letizia Vicidomini reduce dal Salone del Libro di Torino presenta il suo ultimo lavoro “Lei era nessuno”
Letizia Vicidomini è in partenza con una nuova avventura letteraria e come ogni volta i dubbi, le emozioni, le aspettative sono tante e mutevoli. Il romanzo in uscita, presentato in anteprima nazionale al Salone del Libro di Torino dove ha ottenuto un ottimo riscontro, si intitola “Lei era nessuno” edito da Homo Scrivens, grintosa casa editrice napoletana. Prima Pagina le ha proposto di intervistare se stessa. Ecco le sue domande. E le sue riposte.
Letizia 1 – Raccontami la storia, perché io ancora non ho capito come ti è venuto in mente di parlare di una relazione claustrofobica, fuori dalla realtà …
Letizia 2 – Ines è una bella donna di cinquantacinque anni, impiegata, vedova, con due figlie. La sua vita ruota intorno all’accudimento delle ragazze, ma da vent’anni c’è uno spazio nelle giornate che dedica solo a sé, e all’uomo che con lei divide quel tempo sospeso. Avvocato, sposato e con figli, non le ha mai promesso nulla, e d’altronde lei nulla chiede: solo quell’ora o due di parole, carezze, sesso appagante. E’ felice, Ines, ma un giorno il suo paradiso sprofonda. Giuseppe manca ad un incontro, non risponde al telefono, lei non ha altri contatti. Non ha mai pensato che dovesse sapere più di quanto lui stesso le raccontava, non c’era bisogno di dettagli inutili. Ora, però, si rende conto di non aver mai conosciuto a fondo “l’uomo della sua vita”, addirittura il nome che le ha dato è falso così come la professione. Da quel momento inizia una vera e propria indagine sull’uomo e Ines sarà costretta a ridisegnare tutte le sue certezze. Non mi pare tanto incredibile, tutto sommato!
Letizia 1 – Un noir?
Letizia 2 – Certo, ormai lo sai che il nero è il vero romanzo sociale. Si può raccontare tutto, rimestando nella parte oscura di ognuno di noi.
Letizia 1 – E Andrea Martino, il commissario in pensione dei romanzi precedenti?
Letizia 2 – C’è anche lui, con tutta la tenerezza e la sensibilità che lo contraddistinguono. Le sue piante, la sua famiglia e Napoli, sempre presente.
Letizia 1 – Insomma ci credi in questa storia?
Letizia 2 – Tanto, come in tutto ciò che faccio. E tu, lo sai meglio di ogni altro.