Manifestazione questa mattina sotto gli uffici della giunta regionale a Napoli degli attivisti che lottano per il disinquinamento del Sarno

“Ora è già tardi ma uniti ce la faremo”, lo slogan è stato urlato ieri mattina a Napoli sotto le stanze del palazzo della giunta regionale a Santa Lucia. Un centinaio di attivisti delle diverse associazioni hanno manifestato per portare nel cuore del governo regionale la mai risolta vicenda del disinquinamento del fiume Sarno. Con loro anche i rappresentanti di tre città, Sarno, San Marzano e Striano con tanto di fascia tricolore. Dopo la chiusura per la pandemia c’è stata una forte presa di coscienza tra i cittadini sulle criticità del bacino idrografico del Sarno.
“Finalmente i giovani – ha detto Emiddio Ventre – hanno preso coscienza che un altro Sarno è possibile. Chiediamo il completamento della rete fognaria e la chiusura delle aziende che bypassano i depuratori attraverso lo scarico nella rete civile per abbattere i costi di smaltimento”. “Per i molti che non ce l’hanno fatta perché uccisi dal cancro – ha sottolineato Agostino Galdi del coordinamento Fine della vergogna – ora è già tardi ma siamo ancora in tempo per invertire questo trend che sta uccidendo lentamente noi e i nostri affetti. Nelle due ore trascorse a Napoli sono concentrati due anni di lotta del comitato e delle tante associazioni sul territorio, 50 anni di silenzio e morte, migliaia di famiglie che hanno perso uno o più componenti a causa di una mortalità tumorale di gran lunga superiore alla media nazionale. Stiamo difendendo un futuro che oggi appare incerto”.

“Abbiamo gridato – hanno spiegato i componenti di Sarno 2020 – a nome di tutti i cittadini che hanno deciso di essere parte del cambiamento. Il disinquinamento del fiume Sarno non ha bandiera, il nostro unico partito è la lotta contro questo disastro ambientale perpetrato per anni ai danni di oltre un milione di persone”.
Ieri alcuni rappresentanti delle associazioni, tra cui Aquamunda, avevano incontrato il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca durante la sua visita a Nocera Inferiore. Il governatore, sollecitato dal sindaco Manlio Torquato, in mattinata aveva visto le acque inquinate dei corsi d’acqua che attraversano la città, Solofrana e Cavaiola. De Luca ha ribadito la volontà della Regione di arrivare ad una soluzione del problema, non solo per l’inquinamento ma anche per il rischio esondazioni.