Bomba sotto la casa del sindaco di Castel San Giorgio, Paola Lanzara. Distrutto il portone della palazzina in via Ferrentino
Dopo Roccapiemonte, Castel San Giorgio. Ventiquattro ore dopo la bomba carta fatta esplodere sotto l’abitazione del sindaco Carmine Pagano, la scorsa notte è toccato a Paola Lanzara. In piena notte, poco dopo l’1,30, un ordigno è esploso in via Pietro Ferrentino, frazione Lanzara, dove abita il sindaco di Castel San Giorgio.
La deflagrazione ha distrutto il portone d’ingresso di una palazzina di tre piani dove vive l’avvocato Lanzara con la sua famiglia. La deflagrazione ha fatto saltare in aria due tombini che si trovano vicino alla soglia d’ingresso dello stabile. Staccata dal muro esterno anche la cassetta postale condominiale. Sul posto i carabinieri della stazione di Castel San Giorgio e uomini del Nucleo radiomobile della Compagnia di Mercato San Severino, guidati dal comandante Massimo Avallone. Si indaga per verificare se c’è un nesso tra i due attentati dinamitardi.
Le reazioni
Al sindaco Paola Lanzara sono già arrivati messaggi di vicinanza. “Sotto attacco – ha dichiarato Carmela Zuottolo – sindaco di San Marzano sul Sarno – non ci sono solo le comunità di Castel San Giorgio e Roccapiemonte, ma tutto l’Agro nocerino sarnese. Si faccia chiarezza su questi episodi e su quelli dei mesi scorsi ai danni degli amministratori locali del comprensorio. Lavoriamo tra mille difficoltà. Abbiamo bisogno del sostegno concreto dello Stato. Due bombe in 24 ore non sono un segnale che possiamo sottovalutare. Chiunque sia il mandante, la risposta dello Stato deve essere forte”. Zuottolo ha chiesto al prefetto di Salerno di attivare una riunione su quanto accaduto.
Il senatore di Fratelli d’Italia, Antonio Iannone, ha annunciato un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno, Piantedosi. “Sono fatti gravi – ha detto Iannone – che non vanno minimamente sottovalutati. Ho molta fiducia nel lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura ma è bene anche alzare l’attenzione politica. È dovere di tutti essere vicini alle vittime e chi rappresenta lo Stato non deve mai essere lasciato solo”.
“Dopo il caso di Roccapiemonte è un episodio inquietante”, così Mario Polichetti, primario della Gravidanza a rischio dell’Azienda ospedaliera universitaria di Salerno e dirigente sindacale della Uil Fpl Salerno, esprimendo la sua solidarietà al sindaco Paola Lanzara. “Lo Stato – ha concluso – intervenga subito a difesa delle istituzioni”.