Bimbo di un anno ricoverato a Nocera per una crisi epilettica, trovata droga nelle urine. Carabinieri indagano sui genitori
Il bambino, ha appena un anno, è arrivato da Angri al pronto soccorso di Nocera sabato mattina, aveva una crisi epilettica. I medici sono immediatamente intervenuti cercando di fermare la crisi senza, però, ottenere risultati immediati. Questo ha insospettito i pediatri dell’Umberto I perché la crisi epilettica, che generalmente recede spontaneamente entro pochi minuti, continuava. “A quel punto – ha raccontato un medico – abbiamo deciso di effettuare sul bimbo una serie di controlli di laboratorio ampliando la ricerca della possibile causa della crisi”.
Dalle urine è arrivata l’amara sorpresa, sono state trovate tracce di cannabinoidi e di benzodiazepine. Il primo, chiamato delta-9-tetraidrocannabinolo, comunemente noto come Thc, è il più importante principio attivo contenuto nella cannabis o canapa. Si tratta di una sostanza che esercita azioni sul sistema nervoso centrale. Le benzodiazepine, invece, sono una classe di psicofarmaci, quindi sintetiche, utilizzate per un’ampia gamma di usi clinici, tra cui il trattamento dell’ansia, dell’insonnia e la gestione dell’astinenza da alcol. Ma le benzo vengono utilizzate anche come droga. Spesso i tossicodipendenti usano questi farmaci in combinazione ad eroina, metadone e alcol. Il mix del momento, molto in voga anche tra i giovani, è alcol, marijuana e benzodiazepine. La sostanza si trova anche nella “droga dello stupro”.
Ma cosa ci facessero quelle sostanze nell’urina di un bambino di un anno? I genitori, una coppia di Angri, non hanno saputo dare una spiegazione plausibile. A quel punto i medici hanno allertato i carabinieri e i Servizi Sociali del Comune di Angri. Si è scoperto che la coppia, entrambi trentenni, hanno sette figli e il bambino ricoverato in ospedale è l’ultimo nato. Il nucleo familiare è seguito dai Servizi Sociali proprio perché famiglia numerosa e in assenza di un reddito certo. Sembra che il padre sia tossicodipendente.
I carabinieri sono al lavoro per capire come il bambino sia venuto a contatto con la droga. In un primo momento si era pensato al latte materno ma il piccolo non viene allattato. La madre avrebbe anche dichiarato di non assumere sostanze stupefacenti. Probabilmente, questa è l’idea che al momento sembra si siano fatti gli investigatori, il bambino ha trovato, magari gattonando, tracce di droga in casa e le ha ingoiate. Insomma si tratterebbe di un’assunzione accidentale di stupefacenti, droga che il bambino ha trovato in un angolo della casa.
I carabinieri hanno ascoltato i genitori per ricostruire nei dettagli la vicenda. Nelle prossime ore potrebbero inviare un’informativa su quanto accaduto alla Procura della Repubblica di Nocera che a quel punto potrebbe iscrivere nel registro degli indagati i due genitori. Il bambino al momento sta bene ed è sotto osservazione nel reparto di pediatria diretto dal medico Ignazio Franzese.