Torquato non chiude la porta ma esclude la stabilizzazione dei lavoratori del Piano di zona. Sindacati insistono “si può fare”
Il sindaco Manlio Torquato non concede molte speranze ai 18 lavoratori in servizio a tempo determinato nel Piano di zona per i servizi sociali, anche se non chiude la porta a un possibile confronto con le parti sindacali e politiche. La vertenza vede di fronte i dipendenti del Piano di zona dell’Ambito S1_1 i i Comuni di Castel San Giorgio, Nocera Superiore, Roccapiemonte e Nocera Inferiore che è capofila. Il contratto di questi lavoratori è in scadenza il prossimo 31 dicembre. Secondo i rappresentanti sindacali ci sono tutte le possibilità affinché i lavoratori, tra cui psicologi e assistenti sociali, possano essere stabilizzati trasformando il contratto a tempo indeterminato. Anche le forze politiche, in maniera trasversale, si sono affiancate alle posizioni dei lavoratori con l’invito rivolto al coordinamento del Piano di zona di accettare le proposte dei lavoratori.
Per il sindaco Torquato i lavoratori in questione non sono precari in quanto in servizio da meno di tre anni, non sono stati assunti per concorso pubblico ma per colloquio e titoli, non ci sarà nessuna interruzione dei servizi sociali e molti dei profili professionali non corrispondono alle reali esigenze del Piano di zona. Poi c’è la questione economica messa in evidenza anche dai segretari generali dei quattro Comuni che ritengono la stabilizzazione dei lavoratori non in linea con i bilanci comunali. Si creerebbe anche quella rigidità di spesa che bloccherebbe le assunzioni in altri ambiti comunali. Torquato ha anche ribadito che la decisione finale non spetta al consiglio comunale ma al coordinamento del Piano. Comunque non chiude la porta a un confronto.
Anche il consigliere comunale di minoranza, Pasquale D’Acunzi, è intervenuto nel dibattito sostenendo che le assunzioni si possono e si debbono fare. “Dopo un’attenta analisi dei documenti – ha precisato – ritengo che la stabilizzazione dei lavoratori è prevista dalla legge, è vantaggiosa e opportuna, è utile, insostituibile, improcrastinabile e giusta. Invito Torquato e gli altri sindaci a leggere gli atti e i provvedimenti nazionali, regionali e locali e a non perdere l’opportunità storica di stabilizzare e tesorizzare competenze professionali e territoriali. Parliamone in consiglio comunale guardando al futuro e non solo all’oggi ed evitando che qualcuno posso condizionarlo e pregiudicarlo con scelte sbagliate”.
Per il sindaco di Nocera Superiore, Giovanni Maria Cuofano, è sbagliato creare false aspettative ma essere chiari rispettando trasparenza e legalità. Innanzitutto – ha detto Cuofano – bisogna chiarire che non è possibile assumere per chiamata diretta ma bisognerà espletare un concorso pubblico e che spetta agli uffici, anche attraverso l’individuazione del fabbisogno reale di figure professionali, indire procedure concorsuali. Magari inserire nel bando il riconoscimento del lavoro già prestato da questi professionisti per ottenere un ulteriore requisito in fase di valutazione, e questo potrebbe farlo la politica.
Oltre a Cgil, Cisl e Sinalp anche il Csa, il Coordinamento sindacale autonomo. Per Lucia Pagano non è possibile indire un nuovo bando per assumere per altri tre anni professionisti che diventeranno altri precari. “Diventa la guerra dei poveri – ha dichiarato – la legge consente di stabilizzare anche i lavoratori assunti a tempo determinato senza un concorso pubblico”.