La revoca degli arresti in carcere per Franco Alfieri presidente della Provincia di Salerno e sindaco sospeso di Capaccio Paestum
Il presidente della Provincia di Salerno, Franco Alfieri, ha trascorso le prime ore a casa dove era stato trasferito dal carcere di Fuorni, dove era rinchiuso dal 3 ottobre scorso. Il dispositivo degli arresti domiciliari è dei giudici del Riesame. Il collegio, al termine di una lunga camera di consiglio, ha accolto la richiesta dei legali di fiducia del sindaco sospeso di Capaccio Paestum, i penalisti Agostino De Caro e Domenicantonio D’Alessandro.
Sono state, invece respinte, le richieste di revoca dell’arresto. Si tratta della sorella del sindaco, Elvira Alfieri (anche lei difesa dall’avvocato D’Alessandro), degli imprenditori Vittorio De Rosa ed Alfonso D’Auria, difesi dall’avvocato Antonello Natale, rispettivamente titolare e procuratore speciale della Dervit, la società che sarebbe stata favorita negli appalti della pubblica illuminazione poi dati in affidamento alla società di famiglia del presidente della Provincia di Salerno.
Restano ai domiciliari anche Andrea Campanile, difeso dal penalista Cecchino Cacciatore, capo staff del primo cittadino, e Carmine Greco, il tecnico comunale. L’avvocato Enrico Tedesco, difensore del funzionario e unico a non aver proposto appello al Riesame, ha anche chiesto di sostenere l’interrogatorio di garanzia col gip, interrogatorio mai fatto per motivi di salute. Gli avvocati degli indagati, eccetto quelli di Franco Alfieri, avevano già annunciato ricorso in Cassazione in caso di eventuale rigetto. Bisogna ora vedere se anche la procura deciderà di ricorrere contro la scarcerazione del politico.