La Gori ha segnalato all’autorità giudiziaria l’anomalo sversamento di scarti di lavorazione nei depuratori. Rischio aumento bollette
di Nello Ferrigno
Non è solo un danno che si ripercuote sulla qualità dell’ambiente ma metterà le mani anche nelle tasche dei cittadini. La denuncia presentata da Gori, gestore degli impianti di depurazione di Angri, Mercato San Severino, Nocera Superiore e Scafati, all’autorità giudiziaria, apre un nuovo fronte sul complicato e precario equilibrio tra produzione industriale, in questo caso conserviero, rispetto delle regole e dell’ambiente da parte di alcune aziende, inquinamento del fiume Sarno, sino ad arrivare al costo di depurazione che ricade inevitabilmente in bolletta.
Durante la lavorazione dell’oro rosso, quest’anno concentrata in un periodo ristretto per diverse concause, da alcune fabbriche sono state rilasciati illegalmente in fogna, senza alcun trattamento, gli scarti della lavorazione del pomodoro. Il risultato è che i depuratori dell’area sono saturi, le vasche di raccolta sembrano enormi pentoloni di ragù, i microorganismi che provvedono a ripulire le acque reflue attraverso l’ossidazione biologica sono soffocati e non riescono a svolgere il loro lavoro. “In soli 23 giorni – ha detto Gianpiero Cesaro, responsabile depurazione Gori – le quantità di solidi (terre e limo) pervenute agli impianti a servizio del comprensorio sarnese ammontano a circa 13.500 tonnellate, pari alla quantità massima che tali impianti avrebbero dovuto ricevere in tutto l’anno di funzionamento”.
Tutto questo ha provocato un super lavoro degli impianti che non sono collassati grazie alla costante attività dei tecnici della depurazione. “Nonostante il notevole incremento dei quantitativi di sabbie e scarti della lavorazione del pomodoro che stanno pervenendo ai nostri impianti – ha precisato l’amministratore delegato di Gori, Vittorio Cuciniello – siamo impegnati in modo straordinario a mantenere in efficienza i depuratori. Gori parteciperà a tutti i tavoli che si organizzeranno per sensibilizzare e coinvolgere gli enti deputati e le aziende produttive affinché ognuno faccia la propria parte”.
Nei giorni scorsi un incontro si era tenuto al municipio di Scafati. All’indomani il sindaco Cristoforo Salvati ha sollecitato il vice presidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola, ad organizzare un incontro per discutere del funzionamento del depuratore. La riunione è per il prossimo 31 agosto a Palazzo Santa Lucia. Il sindaco di Nocera Superiore ieri mattina è stato al depuratore di Santa Maria delle Grazie. Si è voluto rendere conto di quanto sta accadendo, ma anche delle ripercussioni che ci saranno per gli utenti. La spesa “non prevista” sostenuta da Gori ammonta a due milioni e mezzo di euro, soldi che dovrà pagare il contribuente.
“Chi inquina – ha sottolineato Giovanni Maria Cuofano – deve pagare e non sono certamente i cittadini. Si facciano i dovuti controlli per individuare i colpevoli di questo scempio, ma evitiamo anche facili generalizzazioni”. L’Ente Idrico Campano adotti tutte le misure necessarie per avere un tracciamento delle immissioni in fogna”.