Funziona la rete creata tra ospedale e territorio che vede insieme medici di famiglia e specialisti ematologici. Nel 2020 scoperti 246 nuove patologie neoplastiche
Consolidare il rapporto Ospedale con il Territorio per incrementare la collaborazione fra medici di Medicina Generale e specialisti Ematologi. Diffondere le conoscenze delle nuove strategie terapeutiche in Ematologia, collaborare ed integrarsi per creare appropriatezza dei percorsi diagnostici e terapeutici in ematologia con l’obiettivo di ridurre le liste di attesa e la mobilità passiva. E’ stato questo il senso dell’incontro organizzato dal reparto di Ematologia dell’ospedale Andrea Tortora di Pagani che si è tenuto lo scorso fine settimana in videoconferenza.
Una vera e propria “rete territoriale ed aziendale”, voluta e realizzata dal dottor Catello Califano, direttore della Unità operativa di Ematologia con Autotrapianto di Cellule Staminali del presidio paganese in
collaborazione con il dottor Raffaele Sellitto, responsabile del Consorzio/Cooperativa di Medicina generale
“MEGA-ELLAS” ed il dottor Elio Giusto responsabile della cooperativa di medicina Generale “Moscati”. Il Progetto di “Rete”, strutturato nel febbraio 2020, ha assunto una particolare importanza e utilità nel
periodo di emergenza epidemiologica Covid 19. La chiusura dei reparti, nella fase acuta emergenziale, e l’impossibilità di accesso ambulatoriali da parte dei pazienti, avrebbe creato estreme difficoltà assistenziali. Ma la piattaforma informatica, immediatamente trasferita e allargata alla nuova esigenza organizzativa, è risultata uno strumento efficace nel sorvegliare le persone a distanza, disciplinare gli ingressi in ospedale intercettando i casi delicati ematologici e sorvegliando le emopatie croniche sul territorio.
“Nonostante fossimo in piena pandemia, non abbiamo lasciato soli i cittadini bisognosi di assistenza. Anzi, abbiamo provveduto a salvaguardare la loro salute erogando servizi e prestazioni, soprattutto in ambito Ematologico ed Oncoematologico”. Lo ha detto il direttore sanitario dell’Asl Salerno Ferdinando Primiano e si dice estremamente soddisfatto dell’operato del presidio ospedaliero paganese. “Tale rete – ha aggiunto Primiano – ha permesso un continuo dialogo con i cittadini e con i medici coinvolti. E i dati epidemiologici hanno confermato la bontà di tale azione di collegamento dove, in piena pandemia, questa rete ospedale-territorio ha permesso di individuare precocemente 246 nuove patologie neoplastiche ematologiche”.