Il paradosso dell’ampliamento dell’area industriale di Fosso Imperatore, “non è stata costruita la strada di accesso ai capannoni”
Il lavoro c’è ma mancano le infrastrutture per accedere ai capannoni. “Posso assumere ma non posso aprire la mia officina perchè non è stata costruita la strada che consente alle auto e ai camion di accedervi”. Il paradosso è denunciato da Severino Molisse che, insieme ad altri tre imprenditori, non riesce ad avviare l’attività perchè manca una strada di 250 metri. L’opera di urbanizzazione rientra nell’ampliamento dell’area industriale di Fosso Imperatore a Nocera Inferiore.
“Il mio dramma e dei miei colleghi è che i capannoni sono pronti ma non possiamo lavorare e assumere perchè non c’è il modo di raggiungere le nostre attività – spiega Molisse – io sono un artigiano, faccio il gommista, avevo deciso di investire e costruire la nuova officina e dovevo assumere quattro operai. Nonostante i tanti sacrifici, aver pagato in anticipo le opere di urbanizzazione, essermi addossati mutui, ora non posso lavorare perchè il Comune di Nocera Inferiore non ha costruito una strada di 250 metri. I capannoni che abbiamo costruito io li chiamo mostri in un’isola deserta, è l’esempio più lampante che mi viene in mente”
L’amarezza di Molisse e dei suoi colleghi traspare dal loro racconto. “Noi siamo molto legati a questo territorio e avevamo deciso di investire qui, altri hanno preferito andare in città vicine. Hanno fatto bene, lavorano e le loro attività vanno a gonfie vele. Qui soltanto tante promesse e tanta burocrazia. Non è stata fatta nemmeno la trascrizione dei terreni espropriati all’ente comunale.
La vicenda di Molisse ha inizio nel 2017. Decide di aderire al bando del Comune per il cosiddetto “mini ampliamento dell’area industriale di Fosso Imperatore”. Insieme agli altri suoi colleghi costituiscono anche l’associazione “Nocera che lavora”. “Sin dall’inizio – racconta – ho fatto fronte a tutte le richieste per avere il lotto di terreno su cui costruire il capannone e alla fine ci troviamo con un pugno di mosche in mano. L’altro giorno ho ricevuto l’agibilità dei locali ma ho i cancelli chiusi”. A creare ulteriori ostacoli alla costruzione della strada ci sono anche un muro di cinta di una casa costruita all’indomani dell’ampliamento dell’area industriale, e un vecchio fabbricato che deve essere abbattuto.
La replica
“Siamo ormai prossimi alla realizzazione delle opere di urbanizzazione e, quindi, all’ampliamento anche della strada”, ha detto il sindaco Manlio Torquato. Parte dei ritardi, fanno sapere dagli uffici comunali competenti, sono stati dovuti ad una serie di ricorsi fatti dai proprietari dei suoli dove sono stati individuati degli abusi. Anche sulla questione della trascrizione degli espropri dei suoli il Comune respinge ogni accusa sostenendo che gli uffici della segreteria generale hanno completato il lavoro.