Il bambino era ricoverato al Santobono dopo le prime cure nell’ospedale di Scafati: troppo estese le ustioni
Non ce l’ha fatta ed è morto nel reparto di rianimazione dell’ospedale Santobono di Napoli il bambino di 12 anni originario di Scafati a causa delle gravissime ustioni provocate da un ritorno di fiamma dell’alcol utilizzato per alimentare il fuoco di un camino.
Il bambino era giunto al Santobono in codice rosso il 5 aprile dall’ospedale di Scafati dove erano state prestate le prime cure. La situazione clinica era subito apparsa molto grave. Gli abiti infatti avevano preso fuoco provocando gravissime lesioni dalla testa ai piedi.
Troppo gravi le lesioni che lo avevano colpito. Era stato sottoposto ad alcuni interventi chirurgici per eliminare i tessuti morti ma nonostante le terapie infusive e le cure antibiotiche massicce stanotte era sopraggiunto uno choc settico che lo ha condotto alla morte nella mattinata di oggi.
A seguire la vicenda anche il deputato Francesco Emilio Borrelli che a più riprese in questi giorni drammatici si era messo a disposizione della famiglia mediando i contatti con l’azienda ospedaliera pediatrica dell’Arenella. “Lo staff dell’ospedale ha fatto di tutto per salvarlo – conferma Borrelli – a differenza di Vincenzino il neonato ricoverato sempre al Santobono per ustioni nel 2021, in questo caso non c’è stato il lieto fine”.