Il comparto riabilitativo è in ginocchio e garantire le cure a persone con disabilità è difficoltoso. Chiedono un nuovo incontro con la Regione
La pandemia da Covid 19 rischia seriamente di mettere in ombra problemi sanitari molto importanti. L’emergenza Coronavirus, infatti, sta determinando un vero stravolgimento delle cartelle cliniche, creando una voragine all’interno del sistema. A subire l’onda d’urto di questa emergenza sanitaria, che si cerca con ogni mezzo arginare e contenere, sta seriamente mettendo in difficoltà persone affette da menomazioni psichiche, fisiche, sensoriali. Insomma parliamo dei pazienti affetti da forma di disabilità. Per queste persone risulta essere fondamentale continuare un percorso riabilitativo che possa loro garantire cure e trattamenti, il più delle volte speciali. Ma i tempi che corrono, vista la ripresa della virulenza del virus, sta determinando una crisi per il comparto riabilitativo. Fisioterapisti e socio sanitari del settore sono in estrema difficoltà.
A denunciare la grave situazione emergenziale che si è venuta a creare, in modo particolare con questa seconda ondata del Covid, è il coordinamento delle associazioni della macroarea assistenziale riabilitativa, fisiochinesiterapica e socio sanitaria. “I Centri di riabilitazione a carattere ambulatoriale, i presidi ambulatoriali di fisioterapia ed ancor di più i semiconvitti e Centri diurni in regime di semi-residenzialità registrano – si legge nella nota – quotidiane interruzioni del servizio a causa dei continui screening preventivi dei propri operatori e delle necessarie sanificazioni degli ambienti e le inevitabili assenze degli assistiti per contagi specie in ambito familiare. Il tutto ha determinato una situazione non più sostenibile anche dal punto di vista finanziario”. Una situazione estremamente particolare che ha portato all’intero comparto socio sanitario a costituire un proprio gruppo di crisi. Inoltre le strutture residenziali accreditate lamentano la difficoltà nel reperire i necessari dispositivi di protezione individuali. Scarseggiano, in particolar modo, guanti e tute monouso di contenimento e i costi sono esorbitanti.
Le associazioni di settore chiedono un nuovo incontro con i vertici della regione. “Una richiesta per poter presentare il quadro aggiornato delle criticità che i Centri di Riabilitazione e le residenze sanitarie per anziani stanno affrontando. Auspichiamo che la Regione e l’Unità di crisi tengano in considerazione ed apprezzino questo nostro ulteriore sforzo organizzativo”.