Le fiamme domate all’alba. Le persone evacuate sono tornate a casa. Le preoccupazione di Legambiente per l’arrivo delle prime piogge. Le preghiere del vescovo
L’indagine aperta dalla Procura sull’incendio sul Monte Saretto ha prodotto già un risultato. C’è un fermo. I sospetti si sono concentrati su un ragazzo di 15 anni. Sarebbe stato sentito dai carabinieri. La sua abitazione sarebbe stata perquisita. Ora si cercano i complici. Secondo gli investigatori da solo non avrebbe potuto innescare il fuoco in punti diversi. Il rogo, che ha tenuto sotto scacco la città di Sarno per diverse ore, ieri sera avanzava da zone diverse.
Sono state profetiche le dichiarazioni del sindaco Giuseppe Canfora che in un’intervista al TG1 ha detto che “i delinquenti e stupidi potevano essere dei ragazzini”.
Le fiamme hanno distrutto diversi ettari di macchia mediterranea. Il Monte Saretto era stato risparmiato dalle frane del maggio del 1998. Questa mattina la montagna che domina il centro storico mostrava le sue profonde ferite.
L’incendio è stato domato dai vigili del fuoco verso l’alba. Fondamentale l’aiuto della protezione civile. Circa 300 persone la notte scorsa sono state ospitate da parenti o nella palestra della scuola Baccelli.
Legambiente “dopo le fiamme intervenire presto e bene”
“Dopo le fiamme, ora è il momento di intervenire nella messa in sicurezza della montagna, intervenire presto e bene”. Lo ha detto Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania. “Con l’arrivo delle prime piogge autunnali, che in seguito anche ai cambiamenti climatici in atto, negli ultimi anni si presentano in modo violento e rapido, la reale preoccupazione è che si possano generare potenziali eventi franosi ancor più visto la mancanza di copertura vegetale distrutta dal fuoco che ha colpito il monte Saretto”, ha concluso.
Il vescovo “criminali e ladri di futuro”
Il vescovo della diocesi di Nocera Sarno, monsignor Giuseppe Giudice, è stato in contatto con le istituzioni civili e religiose, seguendo quanto stava accadendo. “Condanno – ha detto il prelato – ogni gesto inconsulto che sfregia e offende la nostra bella terra e iscrive ogni sconsiderato nella lista dei criminali e ladri di futuro. Ricordo a tutti di custodire e non offendere il creato e le creature, rispettando e adorando in tal modo il Creatore, Signore di tutto e di tutti”.