Attivisti, cittadini e amministrazione comunale in piazza a Nocera Inferiore per il disinquinamento del fiume Sarno e rischio idrogeologico
di Christian Geniale
Torna la mobilitazione di cittadini e associazioni per i fiumi puliti e sicurezza dei suoi argini. La piazza dinanzi al municipio di Nocera Inferiore è tornata a essere affollata dalle sentinelle a tutela dell’ambiente, sensibilizzare e portare fine alla “bomba ecologica e sanitaria del fiume Sarno”. A definirlo così è stato Sofia Russo di Sinistra Italiana che insieme ai Verdi e alle tantissime associazioni hanno dato vita a una due giorni che ha permesso, ancora una volta, di focalizzare l’attenzione sul problema Sarno, grazie anche al lancio della piattaforma “Sarno subito”, dove poter convogliare e raccogliere tutte le istanze e le battaglie che riguardano il fiume più inquinato d’Europa.
“Pretendiamo che vengano prese delle soluzioni fin da subito – ha rimarcato Sofia Russo – il fiume Sarno comprende un bacino che tocca le province di Avellino, Salerno e Napoli e purtroppo non è ancora al centro dell’agenda economica e politica del Paese. Ieri a San Marzano sul Sarno abbiamo effettuato dei pattugliamenti lungo gli affluenti del fiume, prelevando dei campioni di acqua e documentato lo stato dei loro argini, così come a Scafati dove a breve ritorneremo per dare sostegno a quei cittadini che reclamano giustizia”.
Prelevamento delle acque anche a Nocera Inferiore all’altezza dell’Alveo Comune Nocerino dove confluiscono Solofrana e Cavaiola. “Il nostro obiettivo – ha aggiunto Sofia Russo – è quello di verificare non solo l’insalubrità di queste acque ma appurare che ci troviamo dinanzi a una bomba sanitaria ed ecologica. Noi chiediamo l’impegno di tutti, sappiamo che il problema fiume Sarno non si risolve in breve tempo, c’è bisogno di una progettualità a lungo termine perché le problematiche sono complesse e dalle diverse sfaccettature”.
Al fianco delle associazioni e cittadini, a scendere in piazza e a partecipare al corteo, culminato proprio lungo gli argini degli affluenti del Sarno, anche l’amministrazione comunale he ha patrocinato la manifestazione. “Una giornata importantissima che ha visto una grande partecipazione – ha detto l’assessore all’Ambiente Massimiliano Mercede -. Una problematica complessa che va affrontata in sinergia con gli altri Comuni che sono toccati dal problema fiume, problema comprensoriale che deve rendere partecipe la Regione per ridurre al massimo l’inquinamento del Sarno”.
“Un tema che stiamo portando avanti non da ora – ha dichiarato il sindaco Paolo De Maio – già dalla passata amministrazione Torquato quando riuscimmo a rivendicare e ottenere dalla Regione finanziamenti importanti per il completamento della rete fognaria. In queste settimane ci sarà l’inizio dei lavori per il secondo lotto che vede coinvolta l’area periferica di Fosso Imperatore, l’area industriale, San Mauro e Fiano”. Questione inquinamento e mitigazione del rischio idrogeologico che “stiamo affrontando con conferenze dei servizi. E’ un tema questo a cui l’amministrazione punta fortemente e aver patrocinato questa iniziativa è una dimostrazione. L’idea è quella di coinvolgere i 39 Comuni bagnati dal fiume Sarno con l’obiettivo di rivedere la fotografia che abbiamo visto durante il lockdown con le acque del fiume limpide e trasparenti”.
“E’ il momento che ci sia una svolta decisiva – ha sottolineato il consigliere di minoranza Tonia Lanzetta – rispetto alle problematiche legate all’inquinamento, alleviate dal collettamento fognario, ma bisogna fare un ragionamento più ampio, individuare gli inquinatori seriali e avere accanto la magistrato per far luce sulle angherie subite dal nostro ambiente e dare una svolta nella battaglia del fiume Sarno nei luoghi dove avviene il disastro. Speriamo un giorno – ha aggiunto la Lanzetta – di vedere il Sarno in altra veste, parlarne non come fiume di morte ma di vita, augurandomi di poter scendere in piazza e festeggiare il Sarno pulito”.
“La mobilitazione popolare – ha dichiarato il deputato dei Verdi Francesco Emilio Borrelli intervenuto durante il dibattito pubblico – aiuta nel prendere concretamente le problematiche. La questione del Sarno è immensa, abbiamo un quadro chiaro della situazione sappiamo benissimo i responsabili, con il lockdown il fiume si era ripulito e abbiamo avuto la conferma della causa principale. Dobbiamo fermare chi distrugge il territorio e la determinazione di obbligare le istituzioni e le attività industriali di certificare tutti i passaggi di depurazione. Grazie anche a questa iniziativa presenteremo un dossier alla Procura della Repubblica” ha concluso Borrelli.