Con i lavori di carotaggio iniziano i lavori per costruire la grande rotatoria e i parcheggi allo svincolo dell’autostrada in via Atzori
È un’opera molto attesa che ora inizierà a prendere forma. È la grande rotatoria che sarà costruita nei pressi dello svincolo autostradale di Nocera Inferiore dell’A3 Napoli Salerno. L’opera prevede anche centinaia di posti auto, una corsia destinata agli autobus con spazi per la sosta. Dopo anni di battaglie legali con successivi ricorsi si è ora alla fase operativa. È stato sottoscritto il contratto tra il Comune e la Felco srl, impresa di costruzione di Sarno che si è aggiudicata i lavori.
«L’infrastruttura ridisegnerà l’intera area tra via Atzori, via Barbarulo e via Pepe, creando centinaia di posti auto e una corsia riservata agli autobus – ha sottolineato il sindaco Paolo De Maio– un progetto a cui l’amministrazione Torquato ha lavorato con tenacia». La precedente amministrazione, infatti, ha completato tutte le procedure, approvando il progetto, richiedendo e ottenendo il finanziamento, il completamento degli espropri e la gara d’appalto espletata sino all’assegnazione dei lavori, superando anche lo scoglio degli espropri dei terreni i cui proprietari avevano dato vita ad una complessa battaglia legale. <<Insieme alle fognature – ha commentato l’ex sindaco Manlio Torquato – la realizzazione della rotatoria rientra tra le importanti opere pubbliche che la mia amministrazione aveva messo in agenda>>.
A breve l’impresa effettuerà i saggi per i carotaggi. «Con la demolizione degli immobili espropriati si entrerà nel vivo dei lavori. Si tratta di un’opera fondamentale per la nostra città, necessaria per decongestionare il traffico in un’area critica», ha dichiarato Gianluca Perna, assessore ai Lavori pubblici e alle Infrastrutture. Nelle fasi preliminari dei lavori, non sono previsti piani di viabilità alternativa.
L’ultimo ostacolo alla realizzazione dell’infrastruttura era stato superato lo scorso mese di giugno con il pronunciamento del Tar, il tribunale amministrativo regionale, che aveva respinto il ricorso della famiglia Pepe, proprietari dei suoli. I giudici amministrativi definirono “il ricorso in parte inammissibile e in parte infondato”. Tra l’altro i giudici amministrativi hanno riconosciuto che l’opera “riveste importanza strategica nel campo ambientale al fine di mitigare gli effetti dovuti all’inquinamento atmosferico dagli agenti inquinanti PM10”.