Una donna denuncia l’usciere dei Servizi Sociali del municipio di Nocera Inferiore per l’aggressione subita. Lui replica “mi sono difeso”
Sarà la polizia di Stato a chiarire quanto accaduto negli uffici del Piano di Zona per i servizi sociali del Comune di Nocera Inferiore. Una donna, Annamaria Pepe, madre di un ragazzo disabile, ha accusato e denunciato un impiegato di averla aggredita con calci e pugni. L’usciere, invece, sostiene di essere intervenuto per calmare la donna che, “visibilmente alterata aveva iniziato ad inveire contro alcuni impiegati” e di aver reagito allo schiaffo.
La donna è stata poi soccorsa da un’ambulanza del 118 e trasportata al pronto soccorso dell’Umberto I. I medici le hanno diagnosticato un trauma cranico e maxilo facciale con una prognosi di 15 giorni. Saranno gli uomini del vicequestore Aniello Ingenito a cercare di fare luce sull’episodio che è diventato anche un caso politico. Anche l’impiegato ha fatto ricorso ai sanitari, per lui tre giorni di prognosi.
“Ero andata negli uffici dei Servizi Sociali – racconta tra le lacrime la donna – per chiedere dei documenti sull’assistenza che viene fornita a mio figlio e sapere il perchè dei ritardi del pagamento dell’assegno di cura lamentandomi anche che era da giorni che non riuscivo a parlare con nessuno dell’ufficio. A quel punto l’usciere si è avvicinato e mi ha detto che dovevo andare via. Mi ha strattonato per un braccio due volte, gli ho dato uno schiaffo per allontanarlo, invece lui mi ha colpito selvaggiamente a pugni e a calci gridando “le spezzo le gambe, la devo uccidere”.
L’organizzazione politica Potere al Popolo ha pubblicato una video intervista alla donna che racconta quanto è accaduto. “Impossibile – si legge in una nota – non restare sconvolti ascoltando il racconto di tanta inutile e ingiustificata violenza. Quello che davvero non riusciamo a sopportare è che sia nell’immediato, sia nei giorni successivi, nessuna delle assistenti sociali, né tanto meno la dirigente del Piano di Zona, l’assessore alle Politiche Sociali, il sindaco (che abbiamo messo al corrente di questa aggressione), si sia degnato di contattare la signora per chiederle notizie riguardo il suo stato di salute, per rassicurarla, per darle il supporto di cui necessita. Ma com’è possibile tanta indifferenza? E com’è possibile che un uomo così violento si trovi in un ufficio pubblico e a contatto diretto con le persone? Siamo sicuri che la giustizia farà il proprio corso, ma nel frattempo ci auguriamo di vedere i rappresentanti delle nostre istituzioni locali al fianco della signora che ha subito questa gravissima aggressione, fornendole l’immediato supporto morale e sanitario che merita”.
Il sindaco Manlio Torquato, dopo aver appreso la notizia, ha avuto un colloquio telefonico con la signora Pepe chiedendole scusa a nome della città. “È una brutta storia – ha dichiarato Torquato – il dipendente comunale sarà sottoposto ad un provvedimento disciplinare. Saremo rigorosi e severi nel provvedimento dopo gli accertamenti dei fatti. Verificheremo anche eventuali omessi interventi da parte di altri dipendenti degli uffici. Anche se, come dice l’uscire, sia stato aggredito, non doveva reagire, la sua reazione non ha alcuna giustificazione. Poteva chiedere il supporto della polizia municipale i cui uffici sono al piano superiore, ma è inammissibile la reazione che ha avuto. Sono vicino alla famiglia della signora dal punto di vista morale e personale”.
“Qualunque cosa possa mai essere accaduta – ha poi continuato il sindaco – nulla giustifica quanto la signora ha subìto. E, rientrato solo oggi in città, ho inteso rendere pubbliche scuse a nome del Comune, ad una persona che oltre a quanto accaduto, porta con sé già una sofferenza, quella che ha gli occhi buoni di suo figlio e del fedele cane Labrador che lo accompagna. Di chi si trattasse (della sua identità, cioè) l’ho appreso solo oggi. Ed oggi stesso infatti ho sentito la signora cui ho manifestato qualcosa in più che una mera vicinanza morale, ma la garanzia che quanto accaduto non resterà senza conseguenze. Anche nei confronti di chi, se presente, poteva intervenire ma non lo ha fatto. Ne va qualcosa in più della credibilità del Comune come istituzione al servizio dei cittadini. Ma chiariamoci, qui il Piano di Zona non c’entra. Né tutta la bagarre di tentativi retorici e di strumentalizzazioni che, qualcuno, prova ad accarezzare. Garantiamo che quanto accaduto, se confermato, non resterà impunito. Per il resto la signora ha il mio numero personale. Come tanti, quasi tutti, a Nocera. Sanno che rispondo. Sempre”.