Non c’è il personale per far funzionare gli sportelli del Cup e del ticket all’ospedale Umberto i di Nocera Inferiore. Disagi e promesse disattese
Chiuso per mancanza di personale. Gli sportelli per le prenotazioni specialistiche e il pagamento del ticket dell’Umberto I di Nocera Inferiore hanno alzato bandiera bianca. L’ultima impiegata che ha resistito durante il periodo dell’emergenza Covid da lunedì è in malattia. Le altre due dipendenti non sono al lavoro, sempre per motivi di salute, dall’inizio del lockdown. Anche se l’affluenza in ospedale è ridotta a causa della chiusura degli ambulatori specialistici per la pandemia, il disservizio del Cup e del ticket in ospedale sta causando disagi a chi, invece, è costretto per urgenze e patologie croniche a richiedere assistenza. In particolare l’accesso è consentito ai malati oncologici e ai dializzati. Ma non possono pagare il ticket. E pochi sanno che il servizio Cup e ticket viene espletato nei distretti sanitari, nei presidi ospedalieri dell’Asl Salerno e nelle farmacie.
Poco personale e strumenti antiquati

Il vero problema è quello della dotazione del personale agli sportelli del più grande ospedale dell’azienda sanitaria. Così come manca la tecnologia che può ridurre le code e agevolare i pagamenti. Il dato diventa ancor più preoccupante in vista della riapertura degli ambulatori per le visite specialistiche. Secondo le previsioni per i prossimi mesi, soprattutto dopo l’estate, ci sarà un afflusso record dopo lo stop agli ambulatori con tante persone che hanno rinviato le visite non urgenti anche per il timore del contagio. Potrebbero crearsi problemi alla sostenibilità del modello sanitario. “Le difficoltà – dicono fonti ospedaliere – è che l’ufficio ticket e Cup non solo ha poco personale ma è necessario un ricambio anche generazionale che sino ad oggi non c’è stato. Così come è indispensabile dotare gli sportelli di tecnologia per facilitare l’accesso del pubblico sia alle prenotazioni che al pagamento”.

Inascoltato l’appello di De Luca
Anche il presidente della Regione Vincenzo De Luca, tre anni fa toccò con mano le deficienze dell’ufficio. In visita all’Umberto I, nell’entrare nella sala conferenze, fu incuriosito da un rumoroso vociare. Erano gli utenti che protestavano per la lentezza del servizio. De Luca entrò nell’ufficio e chiese al responsabile il perché di tanta confusione. “Spiegai al presidente – ha raccontato Francesco Ferraioli – che non solo l’organico era sotto dimensionato ma mancavano strumenti di pagamento elettronico o casse automatiche che avrebbero facilitato l’utenza”. Il governatore sollecitò la direzione generale dell’Asl chiedendo di destinare non solo nuovi impiegati all’ufficio ma anche di dotarlo di strumenti tecnologici come le casse automatiche e i Pos per il pagamento del ticket con bancomat e carte di credito. Ferraioli incalzò De Luca successivamente durante una visita all’ospedale di Pagani ma a distanza di tre anni nulla è cambiato. Anzi l’ufficio ora è chiuso.