La burrasca di ieri sera ha provocato la caduta di diversi alberi di alto fusto. Il sindaco Torquato ha chiesto controlli e perizie
Questa mattina il grande abete appariva un guerriero sconfitto. Era inerme sul cemento di piazza Michele De Santi, slargo recentemente riqualificato al quartiere Arenula. Ieri sera è stato sradicato dalla violenza del vento che soffiava, secondo gli strumenti meteo, a oltre 80 chilometri orari. Un vortice potentissimo che ha spazzato via come un fuscello il grande albero piantato 60 anni fa e diventato simbolo di quell’angolo di Nocera Inferiore. Il caso ha voluto che in quel momento nessuno attraversasse la piazza. I rami hanno distrutto due pali dell’illuminazione e una panchina, sfiorata un’automobile che era in sosta.
Altra tragedia sfiorata al rione Calenda, l’agglomerato di case che si affaccia sua via Atzori. Un albero, anche in questo caso un abete, è caduto andando a sbattere contro le mura esterne di una palazzina. Pezzi di intonaco sono caduti all’interno di altrettante stanze di un appartamento. Fortuna e caso hanno evitato un bilancio ancor più grave. Poche centinaia di metri più su, al quartiere Montevescovado, stessa scena con due alberi abbattuti e che hanno sfiorato un prefabbricato pesante. Per fortuna nessun ferito.
Il sindaco Manlio Torquato non l’ha presa bene. Non solo ha disposto una serie di controlli e perizie per verificare se la caduta degli alberi fosse stata provocata esclusivamente dalla furia del vento, ma ha annunciato verifiche interne allo stesso ufficio manutenzione del Comune. “Da tempo – ha dichiarato Torquato – avevo chiesto un controllo sugli alberi di grosse dimensioni tra cui anche quelli sradicati. Mi auguro che siano stati fatti. Ognuno si deve assumere le proprie responsabilità”. L’assessore Imma Ugolino ha chiesto al dirigente del settore, l’ingegnere Gerardo Califano, una perizia tecnica. Per l’abete di piazza De Santi sembra escluso che i recenti lavori abbiano indebolito la struttura arborea in quanto non c’è stato nessun intervento sulle radici che sembrano, comunque, poco sviluppate nel terreno e questa potrebbe essere la causa della caduta.
Le polemiche
Potere al Popolo ha diffuso un comunicato stampa sulla caduta degli alberi e, in particolare, l’abete di piazza De Santi. Nella nota si legge che l’albero di età superiore a 60 anni, sia caduto perché durante i lavori di riqualificazione della piazza è stato trapiantato per effettuare il rifacimento della pavimentazione. “Trapianto che a giudicare dalle foto – scrivono gli attivisti di Potere al Popolo – non ha tenuto abbastanza in conto la mole dell’albero e, di conseguenza, l’assoluta necessità di preservarne in toto le radici”. “Il verde pubblico – si legge ancora – viene visto dalle amministrazioni pubbliche per lo più come ornamentale, come elemento di arredo urbano, spesso anche oggetto di manutenzione scarsa e approssimativa. Non è così, il verde è vita, salute, aria pulita”.
L’assessore Ugolino ha smentito in maniera categoria che l’albero sia stato trapiantato “le sue dimensioni non lo consentivano, non si può trapiantare un albero altro oltre 30 metri”. “Inoltre – ha aggiunto l’assessore – durante i lavori ci sono stati dei controlli da parte dei tecnici regionali che vigilano sugli alberi di alto fusto”.